Incendio abitazione Piano, ordinato dal Comune lo sgombero

Si verificò a causa della fusione di un collegamento elettrico e coinvolse l’intero appartamento rendendolo inagibile per i danni subiti

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Foto di Giuseppe Spasiano

 Piano di Sorrento – Il Comune ha ordinato lo sgombero nell’abitazione dove ci fu un incendio che si verificò a causa della fusione di un collegamento elettrico e coinvolse l’intero appartamento rendendolo inagibile per i danni subiti.

Il fatto accadde nella sera dell’11 gennaio nella frazione di San Liborio, quando si sviluppò questo incendio che avvolse tutto quello che trovava sulla sua strada: suppellettili, infissi e porte interne, facendo si che sul posto subito si recassero sia i vigili del fuoco del distaccamento di Piano di Sorrento che i carabinieri della locale stazione pianese.

Lo spegnere le fiamme non fu facile, ma meno male chi era nell’abitazione riuscì a salvarsi e non ci furono feriti, dopo “il medesimo Comando VV.FF. ha ritenuto ad horas doversi inibire la praticabilità dell’intera palazzina in quanto le strutture orizzontali e verticali sono state danneggiate dall’incendio e prima del ripristino dell’agibilità occorrono le necessarie verifiche e conseguenti riparazioni sia sotto l’aspetto strutturale che impiantistico”. Come si legge nell’ordinanza emanata dal sindaco Vincenzo Iaccarino l’11 gennaio, perciò, come si legge sempre nella stessa, che “il personale tecnico, che ha effettuato il sopralluogo in data odierna (giusta relazione in atti al prot.917 del 11/01/2019), ritiene che i danni alle strutture murarie, ai componenti del solaio ed agli impianti, riscontrati nel corso del sopralluogo, costituiscono motivo di grave pregiudizio per l’incolumità e per la sicurezza degli occupanti dell’intera palazzina e propongono di ordinarne lo sgombero, peraltro già disposto nell’immediatezza dell’evento dai Vigili del Fuoco”.

Così l’appartamento della 50enne e l’intero stabile sono stati dichiarati inagibili “per motivi strutturali, statici, ed impiantistici in attesa di più accurate valutazioni tecniche di verifica della sicurezza dell’immobile in parola ed in rispetto dei requisiti di abitabilità previsti dalle norme aventi incidenza in materia di agibilità edilizia”.

In definitiva i proprietari devono subitaneamente sgomberare l’alloggio, che si deve procedere al “ripristino delle condizioni di sicurezza al corpo di fabbrica in parola sulla scorta di perizia tecnica redatta da libero professionista abilitato alla professione”.

La revoca del provvedimento avverrà solo quando ci sarà la “presentazione all’ufficio tecnico del Comune di una relazione tecnica redatta da libero professionista abilitato alla professione che certifichi l’idoneità statica delle strutture e la regolarità degli impianti per il ripristino delle condizioni di abitabilità”.

Questo è stato disposto dopo quella sera nella quale l’incendio avvolse l’intero appartamento di questo antico stabile, nel quale potevano esserci anche dei feriti se non qualcosa di più grave, ma meno male che gli occupanti riuscirono a salvarsi.

 

GISPA