Inferto colpo ai datterari dalla Capitaneria

Fermata un’imbarcazione all’altezza del Banco di Santa Croce

 

 Vico Equense – Ennesimo colpo inferto ai datterari dalla Capitaneria, fermata un’imbarcazione all’altezza del Banco di Santa Croce.

Gli uomini della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, coordinati dal capitano di fregata Ivan Savarese, dopo una attenta attività investigativa e di monitoraggio e controllo posta in essere, con la motovedetta CP 532 intervenivano sul suddetto Banco di Santa Croce e procedevano al fermo dell’imbarcazione e dei suoi occupanti. I quali venivano condotti presso la sede della Capitaneria di Porto stabiese.

Ed intanto i pescatori di frodo credendosi furbi, avevano buttato in mare il prezioso bottino che avevano ‘pescato’, ma sul fondale della zona la Capitaneria mandava un sub che recuperava i circa 30 chilogrammi di datteri di mare. Venivano sequestrati insieme anche le attrezzature subacquee, le pinze e gli attrezzi per la pesca illegale del frutto di mare, nonché l’imbarcazione usata per l’illecita attività.

Intanto i pescatori di frodo, che già erano dei volti noti alle forze dell’ordine, sono stati deferiti alla locale Autorità Giudiziaria per una serie di reati tra cui spicca la ricettazione ed il danneggiamento ambientale.

Soddisfatto il comandante Savarese perché: “L’operazione di oggi, che rientra in una più ampia attività di indagine che la Guardia Costiera sta portando avanti, a tutela della salute pubblica, ha ancora una volta dimostrato il danno ambientale che si procura alla flora ed alla fauna marina nell’attività di estrazione illegale del dattero di mare, in quanto si tratta di un mollusco bivalve che cresce all’interno della roccia, motivo per cui per pescarli è necessario distruggere e devastare interi tratti di costa”.

GISPA