Inflitta pena a nonno che palpeggio la nipote

Anche la nonna è stata condannata per favoreggiamento

 

 Piano di Sorrento – Il nonno che palpeggiò la nipote quando aveva 11 anni è stato condannato a sei anni ed otto mesi, mentre la nonna per favoreggiamento a quattro anni di reclusione.

Con queste condanne sembra chiudersi una vicenda che per anni ha scosso la Costiera, perché la piccola, oggi 16enne, si trasferì da Giugliano a Piano di Sorrento dai nonni,  e questo a causa della separazione dei genitori. La mamma fu arrestata per spaccio di droga e fu incarcerata nel penitenziario di Avellino ed il papà lontano da casa per lavoro perché fa il marittimo.

Quattro anni fa venne affidata con il fratellino ai due anziani, e da quel giorno iniziò qualcosa da parte del nonno nei confronti della piccola.

Passò un anno, la madre detenuta, dal carcere avellinese si accorge che c’è qualcosa che non va, così strappa dalla figlia, tramite alcune telefonate, delle parole: “Il nonno mi tocca”. Da qui parte la denuncia della donna ed i carabinieri di Piano di Sorrento avviano le indagini.

La piccola durante la notte manifesta strani comportamenti e disturbi del sonno, ma ha confidato ai servizi sociali giuglianesi che la casa dove vive ora le piace, però non le piacciono gli abbracci del nonno.

Così dopo molto tempo, nel maggio 2016, sputa il rospo, racconta tutto alla madre che poi riferisce tutto agli investigatori, i quali ricostruiscono quello che accade, perché di notte l’anziano si avvicina al letto e la tocca nelle parti intime. Sulle prime la ragazzina tace ma poi rivela tutto alla nonna che sminuisce il fatto.

Ma oggi questo suo sminuire le è costata una condanna a ben a quattro anni di reclusione, mentre al nonno palpeggiatore gli è stata inflitta una pena di sei anni ed otto mesi di carcere per abusi sessuali su minorenne.

Fuori dal discorso dall’essere condannato il papà, perché in primis accusato di favoreggiamento, essendo un navigante ha dimostrato di essere all’oscuro dei fatti, come ha sempre sostenuto anche durante le indagini.

GiSpa