La Campania il 9 maggio potrebbe uscire fuori dal Coronavirus

Le proiezioni sono state redatte dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, per tutte le regioni si va dal 21 aprile di Basilicata ed Umbria a fine giugno di Lombardia e Marche

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Foto tratta da internapoli.it

 

Campania – La Campania il 9 maggio potrebbe uscire fuori dal Covid-19.

Le proiezioni sono state redatte dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, per tutte le regioni si va dal 21 aprile di Basilicata ed Umbria a fine giugno di Lombardia (28/6) e Marche (27/6).

Tutto in base a seconda dei territori più o meno esposti all’epidemia, in Lombardia e Marche, verosimilmente, l’assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno, in Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio.

Il Lazio il 12 maggio, il Veneto ed il Piemonte il 21 maggio, mentre il Sud Italia potrà forse cominciare a vedere la luce tra fine aprile e inizio maggio.

Come detto sopra a stilare la mappa delle probabili proiezioni è l’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio e ordinario di Igiene all’università Cattolica, e da Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio.

In questo momento di pianificazione della fase 2 “è quanto mai necessario fornire una valutazione sulla gradualità e l’evoluzione dei contagi, al fine di dare il supporto necessario alle importanti scelte politiche dei prossimi giorni”, conferma il dottor Alessandro Solipaca.

L’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane “ha effettuato una analisi con l’obiettivo di individuare, non la data esatta, ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi”, spiega ancora il dottor Alessandro Solipaca.

Un lavoro che “si basa sui dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione Civile dal 24 febbraio al 17 aprile”, continua il direttore scientifico dell’Osservatorio.

Dall’Osservatorio spiegano che i modelli statistici stimati per ogni Regione sono di tipo regressivo (di natura non lineare) e, quindi, non sono di tipo epidemiologico, pertanto non fondati sull’ammontare della popolazione esposta, di quella suscettibile e sul coefficiente di contagiosità R0, ma approssimano l’andamento dei nuovi casi osservati nel tempo.

Le proiezioni tengono conto dei provvedimenti di lockdown introdotti dai DPCM.

Si afferma che le eventuali “misure di allentamento del lockdown, con riaperture delle attività e della circolazione di persone che dovessero intervenire a partire da oggi, renderebbero le proiezioni non più verosimili”.

Gli specialisti avvertono che “la precisione delle proiezioni è legata alla corretta rilevazione dei nuovi contagi, è infatti noto che questi possono essere sottostimati a causa dei contagiati asintomatici e del numero di tamponi effettuati.

Questa è la tabella stilata dae ll’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane e dettaglia regione per regione “la data minima di assenza di nuovi casi di contagio”: Piemonte 21 maggio, Valle d’Aosta 13 maggio, Lombardia 28 giugno, Bolzano 26 maggio, Trento 16 maggio, Veneto 21 maggio, Friuli Venezia Giulia 19 maggio, Liguria 14 maggio, Emilia Romagna 29 maggio, Toscana 30 maggio, Umbria 21 aprile, Marche 27 giugno, Lazio 12 maggio, Abruzzo 7 maggio, Molise 26 aprile, Campania 9 maggio, Puglia 7 maggio, Basilicata 21 aprile, Calabria 1 maggio, Sicilia 30 aprile, Sardegna 29 aprile.