Nella mattina del 7 aprile finalmente ha trovato il porto partenopeo come rifugio per far sbarcare il proprio equipaggio composto da 781 persone
Redazione – Dopo tanti giorni nel girovagare nelle acque tra Malta e la Sicilia, la Costa Mediterranea ha attraccato a Napoli.
Nella mattina del 7 aprile finalmente ha trovato il porto partenopeo come rifugio per far sbarcare il proprio equipaggio composto da 781 persone, e finalmente i marittimi imbarcati hanno potuto mettere piede a terra. Da quel maledetto 15 marzo, quando sono partiti dalle Mauritius, sono stati messi in isolamento e quotidianamente il personale medico di bordo misurava la febbre, non sapevano dove sarebbero sbarcati, si parlava a Napoli il 9 aprile.
Non è stata una vita facile per 21 giorni, oltre che a girovagare nel Mediterraneo, hanno mangiato in camera, non hanno mai avuto una sosta e l’unica l’hanno fatta fare al largo per i rifornimenti: ma anche qui non hanno avuto nessun contatto con altre persone.
Ma il brutto è stato quando hanno saputo che nel porto partenopeo avrebbero fatto sbarcare solo i membri italiani dell’equipaggio, ma ora che sono attraccati alla banchina vedremo come andranno le cose.
Intanto subito sono saliti a bordo i medici della sanità regionale Campana e dell’Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera) che hanno controllando la temperatura e fatto i test rapidi per il coronavirus a tutti i presenti a bordo.
Nella giornata dell’8 aprile è previsto lo sbarco e coinvolgerà la parte dell’equipaggio che può raggiungere via terra da Napoli il proprio luogo di residenza a bordo di bus organizzati da Costa Crociere.
Quando la nave da crociera ha attraccato erano presenti sul molo il presidente dell’Autorità di sistema del Mar Tirreno Centrale Pietro Spirito e l’ammiraglio Pietro Vella, direttore marittimo della Campania e Capitaneria di Porto di Napoli.
Video tratto da lapresse.it, su: https://www.lapresse.it/salute/costa_mediterranea_arriva_a_napoli_tamponi_per_tutto_l_equipaggio_prima_di_scendere_a_terra-2560597/video/2020-04-07/