La farmacia a 5G a Napoli, al via il corso dell’Ordine dei Farmacisti

La farmacia a 5G, anche Napoli guarda al futuro: device medici in costante dialogo con la farmacia, smartphone dei clienti riconosciuti all’ingresso nella farmacia e database sanitari integrati. 

L’Ordine dei farmacisti organizza un corso avanzato per insegnare le nuove tecnologie

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Il 5G, la quinta generazione di connessione mobile, rivoluziona le farmacie anche a Napoli: venti volte più veloce del 4G. La connettività diventa sensoriale e si entra nell’Internet of Things (l’Internet delle cose – IoT) con un’interconnessione indissolubile tra oggetti, rete e utenti.

L’approccio al paziente cambierà con la telemedicina e la telefarmacia. Insomma una nuova era dell’assistenza sanitaria, grazie ai punti forti di questa tecnologia: capacità di velocità di risposta del sistema e personalizzazione. Visite a distanza, operazioni chirurgiche da remoto assistiti da robot, sensori talmente sofisticati da essere più performanti degli occhi e delle mani di un chirurgo. Quella che sembrava fantascienza oggi è già una consolidata realtà.

“Una sfida entusiasmante – sostengono il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli, Vincenzo Santagada, e Raffaele Marzano, consigliere dell’Ordine e delegato alle nuove tecnologie – per la farmacia del futuro. Oltre all’impatto sulle cure, c’è da considerare anche la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale che risente, per i costi, dell’invecchiamento della popolazione e della crescente incidenza delle patologie croniche. Il sistema 5G consentirà l’adozione di sistemi più veloci e più complessi: si potranno, ad esempio, tenere sotto controllo da remoto i pazienti a rischio ed i cronici attraverso software di intelligenza artificiale che analizzano i dati dei pazienti in tempo reale. Il 5G creerà la sinergia tecnologica tra mondo clinico, farmacia, assistenza ed industria farmaceutica che potrà rivoluzionare le cure. Godere infatti di un set di informazioni digitalizzate ed in tempo reale, quindi tempestive ed affidabili, consentirà a tutti gli attori della filiera di concentrarsi sul loro specifico compito, eviterà attività duplicate e renderà le informazioni disponibili a tutti. Le ricadute di tutto questo? “Una farmacia che diventa ancora più indispensabile per far fronte a tutte queste innovative sfide” continuano Santagada e Marzano. “La immaginiamo come un hub attraverso il quale si snodi e si dirami un flusso di dati che viene dal mondo clinico, dai medici di base e dalla proverbiale attenzione verso i pazienti che i farmacisti mettono tutti i giorni a presidio della salute pubblica e che così integrato produca un outcome sanitario ineccepibile”. E le farmacie napoletane sono pronte a questo salto nel futuro? il dottor Marzano, da sempre impegnato nella diffusione delle nuove tecnologie, è fiducioso: “Per quanto l’immaginario collettivo dipinga il farmacista come un professionista ritroso ai cambiamenti, in realtà la categoria si è sempre fatta trovare pronta alle innovazioni. Basti pensare alla digitalizzazione dei dati e della ricetta del Servizio sanitario nazionale, alla distribuzione per conto, alla robotizzazione dei magazzini e al sistema Nsis per la tracciabilità”. Insomma sfida accettata. I farmaci saranno dotati di etichetta Rfid, di device medici in costante dialogo con le farmacie, che saranno connesse agli smartphone dei clienti riconosciuti all’ingresso dei negozi, e ci saranno database sanitari integrati. Senza dimenticare l’integrazione con il web. Per questo l’Ordine dei farmacisti ha previsto un corso avanzato per trattare tutti i temi digitali. “Inizierà ad ottobre e – spiega Santagada, fautore del progetto con Marzano – sarà un altro tassello del progresso di questa professione in attesa del 6G”.