La figlia di Totò, Liliana de Curtis ha lasciato la vita terrena

Si è spenta a Roma all’età di 89 anni,  combatteva da tempo contro una malattia, assistita dalla figlia Elena, è stata attrice e scrittrice, seguendo le orme del padre

 

Foto tratta da napolivillage.com

Redazione – Ha lasciato la vita terrena Liliana de Curtis, la figlia di Totò.

Si è spenta a Roma all’età di 89 anni,  combatteva da tempo contro una malattia, assistita dalla figlia Elena, è stata attrice e scrittrice, seguendo le orme del padre.

I funerali si svolgeranno domenica nella chiesa di Santa Maria dei Vergini in via Vergini 45 alle ore 11.

Era nata nella Capitale il 10 maggio del 1933. Totò le diede il nome di Liliana in ricordo di Liliana Castagnola, l’attrice alla quale il principe era stato legato e che si era suicidata per lui, prima della sua unione con Diana Rogliani.

Sposata in prime nozze, nel 1951, con il produttore cinematografico Gianni Buffardi, da questo ebbe due figli: Antonello e Diana. Successivamente, fallito dopo pochi anni il matrimonio con Buffardi, si unì in matrimonio con Sergio Anticoli, col quale ebbe la figlia Elena (nata nel 1969, e fondatrice del brand commerciale “CafféTotò”).

Ebbe una breve esperienza come attrice partecipando nel 1940 alle riprese del film San Giovanni decollato e comparendo nel 1954 in Orient Express.

Ha curato per Rai 3 un documentario di mezz’ora intitolato Io lo conoscevo bene, con interventi di Ninetto Davoli e Giacomo Furia. Nel 2007 interpretò se stessa commentando in voce la trasmissione televisiva Siamo Stati Uniti.

In teatro ha collaborato con l’autore-attore Antonino Miele, con cui ha recitato negli spettacoli Pardon Monsieur Totò (a fianco anche di Vito Cesaro) e Totò dietro le Quinte (per la regia di Mario Di Gilio). Con lo stesso Miele e con Matilde Amorosi scrisse il libro Ogni limite ha una pazienza, pubblicato da Rizzoli Editore e dedicato a Totò. Fu spesso ospite per televisione, in trasmissioni rievocative della figura di suo padre, del quale promosse il ricordo con manifestazioni in diverse località d’Italia, dedicandone anche libri biografici, fra cui Malafemmena, pubblicato nel 2009 per Arnoldo Mondadori Editore.

Il 6 dicembre 2011, dopo una lunga malattia, morì la figlia Diana; le sue ceneri si trovano nel cimitero di Santa Maria del Pianto, lo stesso dov’è tumulato il nonno. Il 21 settembre 2013 partecipò alla festa di san Gennaro organizzata a Napoli, dove ricevette un premio alla carriera.

La figlia Elena così ha scritto: “Oggi mi fai piangere, ma fino a ieri mi hai fatto sorridere. La vita é fatta di opposti: gioia e dolore, vita e morte, sonoro e muto, giorno e notte. Sono due assi che si incrociano e in quel punto centrale é racchiusa l’essenza della vita: l’amore. Senza amore la vita perde il suo significato. Mentre scrivo sento il tuo respiro flebile e stanco, a breve questo respiro non lo udir piú, ma mi pervaderá il sollievo, sollievo perché la tua sofferenza é terminata, apparterrai alla morte, sei diventa seria hai abbandonato le pagliacciate dei vivi”.

GiSpa