La risoluzione del 1633 per non chiudere la Chiesa Santa Teresa

Il Comune nella delibera messa a punto si richiama a questo documento

 

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Piano di Sorrento – La risoluzione del 1633 per non chiudere la Chiesa Santa Teresa ed il Comune nella delibera messa a punto si richiama a questo documento.

Ritrovato questo documento e stesa una delibera per scongiurare la chiusura di una delle chiese storiche della cittadina costiera, poiché tempo fa la Casa Generale dei Carmelitani Scalzi, decise che i 2 frati erano pochi da poter mandare avanti l’edificio di culto con l’annesso convento.

La notizia ha fatto il giro della costiera, in molti sono restati sbalorditi da questa decisione, subito è partita una mobilitazione per raccogliere le firme per la sua non chiusura, in 7mila hanno apposto nero si bianco. La mobilitazione ha riguardato anche i politici pianesi, ed in primo luogo il primo cittadino, Vincenzo Iaccarino, che non è stato a guardare e con il suo staff si è messo in moto, così si stenderà nel prossimo consiglio comunale una delibera che richiama la risoluzione del 1633. Nella quale il 27 ottobre 1633, il definitorio generale dei superiori maggiori dell’ordine si dichiarò favorevole all’insediamento dei frati a Piano ritenendo la penisola sorrentina “particolarmente adatta per la vita carmelitana e gli studi religiosi e letterari”.

Nella bozza della delibera si mette in risalto che il convento di Santa Teresa ha operato in simbiosi con le autorità amministrative per sostenere la crescita spirituale della comunità rappresentando un esempio, un modello di vita cristiana ed un punto di aggregazione sociale.

Con la suddetta delibera che con ogni probabilità sarà approvata con un ampio consenso, il consiglio comunale vuole dare un ulteriore rafforzamento alla mobilitazione popolare, ma soprattutto far si che i carmelitani rafforzino il loro impegno nella cittadina costiera. Però sembra che i loro vertici siano intenzionati a sospendere i lavori di ristrutturazione ed affidare ad altri l’attenzione pastorale della chiesa, ma mantenendone la proprietà.