La variante Omicron rallenta: una luce dal Sudafrica

 

Buone notizie sembrano arrivare dal sud Africa come ha comunicato il governo sudafricano in un comunicato, con le infezioni sono diminuite di quasi il 30% la scorsa settimana rispetto ai sette giorni precedenti, passando da 127.753 a 89.781

 

Redazione – Su  Omicron sembra esserci una luce dal Sudafrica con la variante che  rallenta.

Buone notizie sembrano arrivare dal sud Africa come ha informato il governo sudafricano in un comunicato, con le infezioni che sono diminuite di quasi il 30% la scorsa settimana rispetto ai sette giorni precedenti, passando da 127.753 a 89.781.

Nel contempo gli scienziati, come sottolinea il il New York Times, si affrettano a prevedere che lo scenario Omicron-sudafricano potrebbe ripetersi altrove.

Come rapporta sempre il governo della nazione sudafricana, che sono diminuiti anche i ricoveri ospedalieri in otto delle nove province. E durante il picco è stato notato solo un aumento marginale dei decessi per Covid. Un segnale con le cifre che offrono una cauta speranza agli altri Paesi alle prese con la variante ad alta trasmissibilità. Però, sempre secondo il New York Times, il numero dei casi potrebbe essere falsato dalla riduzione dei test effettuati durante le festività natalizie. Inoltre persone nelle aree più colpite potrebbero essere state protette da decorso grave della malattia grazie all’immunità acquisita mediante vaccinazione, infezione pregressa o da una combinazione di entrambi gli elementi. Comunque sulla variante Omicron è in corso uno studio da parte del National Institute for Communicable Diseases del governo sudafricano, sotto la direzione di Nicole Walter e Cheryl Cohen, che ha rivelato come il rischio di ospedalizzazione nei pazienti che hanno contratto Omicron è il 20% di quello osservato nei pazienti che avevano contratto Delta. Il governo sudafricano afferma ancora che “mentre la variante Omicron è altamente trasmissibile, ci sono stati tassi di ospedalizzazione inferiori rispetto alle precedenti ondate”. “La velocità con cui la quarta ondata guidata da Omicron è salita, ha raggiunto il picco e poi è scesa è stata sbalorditiva. Picco in quattro settimane e declino precipitoso in altre due”, ha scritto su Twitter Fareed Abdullah del South African Medical Research Council.

In definitiva l’arma per mettere alle corde definitivamente il virus è il vaccino, specialmente con la terza dose.

GiSpa