L’edizione del ventennale del “Premio Capo d’Orlando” si conclude dove tutto è nato

Una kermesse che si è affermata sempre di più in chiave internazionale

 

Di Claudia Esposito

Vico Equense – Era il 1999 quando Umberto Celentano, direttore del Museo Mineralogico Campano Fondazione Discepolo, organizzò per la prima volta il premio scientifico internazionale “Capo d’Orlando”. La manifestazione allora si svolgeva di mattina, all’Hotel Oriente, con la partecipazione dei bambini e ragazzi delle scuole del territorio. Primo insignito, il paleontologo Philip J. Currie, uno dei massimi esperti mondiali in tema di dinosauri, curatore della relativa sezione al ” Royal Tyrrel Museum” di Drumheler nello stato di Alberta in Canada e consulente del celeberrimo film “Jurassic Park”. A fare da cornice, i bimbi dell’allora scuola elementare “Giovanni Pascoli” travestiti da dinosauri. “Al Museo Mineralogico – ricorda Umberto Celentano – inaugurammo la sezione fossili nel 1997. L’anno dopo, la rivista scientifica internazionale “Nature” parlò della scoperta di Ciro, il cucciolo di dinosauro ritrovato a Pietraroia con tracce di organi interni. In quel testo si parlava anche dei pesci fossili ritrovati a Vico Equense, in località Capo d’Orlando, che erano identici al cibo che mangiava il piccolo Scipionix Samniticus. Il paleontologo Cristiano dal Sasso, uno dei firmatari dell’articolo, venne a Vico Equense, proprio all'”Hotel Oriente”, a tenere una conferenza stampa. Nacque così l’idea di organizzare un premio legato al territorio che attirasse in Città personaggi illustri della scienza”. La seconda edizione del premio pure si svolse all’hotel Oriente e accanto al premio scientifico, attribuito nel 2000 al professor Derek Briggs, sorsero nuove sezioni come il premio “giornalismo” e quello dedicato al “Management museale”. “Venti anni fa – ricorda Francesco Arpino, proprietario dell’Hotel Oriente – ospitammo con piacere le prime edizioni di questo premio perché ci rendemmo subito conto che si trattava di un evento di grande spessore, internazionale, che avrebbe portato in Città esperti dell'”intellighenzia” scientifica mondiale”. Dalla terza edizione, la manifestazione si trasferì al Castello Giusso, si è dotata di nuove sezioni così come il Museo mineralogico campano. In questi anni, 14 Nobel hanno impreziosito il palma res del riconoscimento, e altri ancora ne arriveranno. Una kermesse che si è affermata sempre di più in chiave internazionale, attirando l’attenzione dei media nazionali e internazionali, arrivando anche sulle pagine del “New York Times”.  Ma il legame con il territorio e le sue strutture ricettive, tra cui l’hotel Oriente, è rimasto sempre nel corso degli anni. E allora, in occasione del ventennale del premio “Capo d’Orlando”, l’ospite d’onore 2018, il Nobel per la Chimica 2009, Sir Venkatraman Ramakrishnan, prima di congedarsi da Vico Equense e dalla penisola sorrentina, non poteva non essere accolto lì dove tutto è nato. Una cena intima a base di pesce per salutare gli organizzatori del premio, sullo sfondo di un tramonto rosso sul mare, di quelli che il presidente della “Royal Society” e la moglie Vera di certo non dimenticheranno una volta tornati nell’uggiosa Inghilterra.