LIS: indispensabile strumento per l’integrazione dei Sordi

Nei  giorni  scorsi  è  stato  presentato  a  Roma  il  nuovo  libro: “Descrivere la lingua dei Segni Italiana

 

 

Nei  giorni  scorsi  è  stato  presentato  a  Roma  il  nuovo  libro: “Descrivere la lingua dei Segni Italiana. Una  prospettiva cognitiva e sociosemiotica”. (Il  Mulino   p.264  25  euro) di  Virginia Volterra, Dirigente di ricerca CNR presso l’Istituto di Scienze e Tecnologie della  Cognizione.

Uno degli argomenti trattati del libro è la descrizione attuale della lingua dei segni italiana e dei suoi utenti. […]

Ormai, l’argomento relativo alla LIS è di grande attualità, numerosi sono i libri che ne parlano e ciò dimostra che essa è una realtà consolidata.

Essa  viene utilizzata in molti contesti  (ambito  scolastico,  universitario,  giudiziario,  notarile, lavorativo, religioso, sportivo, televisivo etc…).

La  maggior parte delle Regioni Italiane  ha  riconosciuto  questa  lingua,  tra  cui  la  Regione Campania che è molto attenta in questo settore, autorizzando i corsi attivati dagli Enti accreditati e  qualificati per la formazione di Interpreti di Lingua  dei Segni, figure, queste, che potranno inserirsi nel mondo del lavoro in ambiti sopra citati. […]

In Italia sono circa 960.000le persone non udenti e questo dato comprende sia le persone nate sorde che quelle diventate a seguito di una malattia o di un incidente.

Queste persone stanno aspettando da anni il  riconoscimento della Lingua dei Segni a livello Nazionale. […]

In Italia, attualmente è stato presentato un ddl che in generale chiede che la LIS, Lingua  dei Segni  Italiana, venga riconosciuta come “lingua  propria della comunità  dei sordi, equiparandola pertanto ad una qualsiasi lingua di minoranza linguistica,  alla quale viene riconosciuta dignità e tutela come previsto, dall’articolo 6 della Costituzione”. […]

La  legge  che si  spera  possa  essere  approvata dal  Governo, in tempi  brevi,  prevede  anche di disporre di professionisti debitamente qualificati per l’insegnamento della LIS e della LIS tattile e  per i  differenti  ruoli  di Assist ente  all’ Autonomia e  alla Comunicazione delle  persone  con disabilità. […]

In essa sono altresì definite le norme transitorie per chi già esercita le medesime professioni alla data di entrata in vigore della presente legge.

Una volta approvata tale legge, verrebbero anche incentivate le trasmissioni televisive nelle quali è già utilizzata la LIS e in quelle gestite dai sordi.

Si garantirà anche l’accesso per i non udenti alle  campagne  pubblicitarie  istituzionali,  alle pagine  e ai  portali internet di  pubblica  utilità  o finanziati da fondi pubblici, oltre a tutti i servizi di pronto intervento ed emergenza.

Prof. Luciano Barbarisi

Dal Venerdì di Repubblica del 6 settembre 2019 si legge: “Ogni anno in Italia nascono circa duemila bambini sordi. In più di 90 casi su 100 sono figli di genitori udenti, quindi impreparati ad affrontare la sordità. […]

Le strutture sanitarie indirizzano subito il bambino verso la logopedia come supporto all’apprendimento alla lingua vocale. […]

Viene  esclusa l’unica soluzione che garantisce il pieno sviluppo delle facoltà cognitive e sociali del bambino sordo, ovvero l’esposizione precoce alla lingua dei segni. […]

Ogni paese  ha  la  sua  lingua  dei  segni…la  nostra  è  la  LIS, Lingua  dei Segni Italiana, ma  il nostro stato, i europei, non l’ha ancora riconosciuta ufficialmente.

Il che implica, tra  le  altre  cose,  che  le  scuole  elementari  e  medie  non  ne  prevedano  l’insegnamento  (salvo  rare eccezioni), negando ai sordi il pieno accesso all’istruzione.

Su questo ritardo pesa un pregiudizio  antico: che una lingua dei segni non sia una vera lingua  e che  la  scelta  di  vita  più  auspicabile  per  un sordo  sia  adattarsi,  in  qualche  modo,  al modello udente. … neppure l’impianto cocleare…risolve del tutto il problema della sordità. Le abilità linguistiche per svilupparsi pienamente, richiedono l’esposizione stabile e precoce (0- 3 anni) a una lingua naturale. […]

di Giulia Villoresi  APS