L’Italia manca il Mondiale 2022

Serata da dimenticare ma gli errori vengono dal girone di qualificazione e di pensa troppo al campionato italiano che non è quello più di una volta

Foto tratta da calciomercato.com

Redazione – Nella partita del play off contro la Macedonia del Nord l’Italia manca il Mondiale 2022 e ci manca da ben otto anni.

Serata da dimenticare ma gli errori vengono dal girone di qualificazione: erano stati incapaci poi di battere per due volte la Svizzera, nonostante i famosi due rigori a favore falliti da Jorginho, non erano andati oltre il pari neanche con Bulgaria e Irlanda del Nord. Quella squadra con gioco e carattere magistrali, evidentemente non esisteva più.

È stata una serata nella quale è mancato il cinismo nei metri finali, si sono battuti ben 16 calci dalla bandierina ma non hanno fruttato nulla contro i chiusi macedoni che si sono visti verso la porta italiana per sole due volte, compresa quella rete che li manda alla finale spareggio contro il Portogallo.

Si può anche sbagliare a dire che si pensa troppo al campionato o ad andare a giocare in quelli esteri, e non stiamo a dire il perché, ma certamente si poteva dare più spazio alla Nazionale, invece soltanto poche ore.

Come altri commissari tecnici, Mancini ha pagato pegno alla gratitudine nei confronti del suo gruppo: successe anche a Bearzot, che dopo il mondiale vinto nel 1982 venne eliminato dall’europeo successivo.

Passando alla gara il calore di Palermo faceva ben sperare, anche le scelte di Mancini: il centrocampo era quello, Barella-Jorginho-Verratti, il tridente offensivo pure, Berardi-Immobile-Insigne. Con Donnarumma dietro a rappresentare la continuità, il pacchetto difensivo vedeva Florenzi ed Emerson esterni, Gianluca Mancini e Bastoni centrali mentre Chiellini veniva mandato in panchina a preservarsi inutilmente per lo scontro con Cristiano Ronaldo.

La Macedonia del Nord si affidava il 4-4-2, e nelle sue fila mancavano gi squalificati Elmas e Kostadinov.

Gli azzurri dai primi scambi si vede che hanno un buon approccio, pressano bene, si districano con una certa facilità sulla fascia destra, tentano la penetrazione in area ma la chiusa difesa giallorossa al momento opportuno ci mette una pezza in qualsiasi modo, basti vedere i 16 angoli a 0 battuti dagli uomini di Mancini. Si crea molto ma non il tiro risolutivo che arriva per la prima volta verso la rete difesa da Dimitrievski al 29’ con Florenzi che manca clamorosamente la rete del vantaggio facendo recuperare il portiere avversario. Sessanta secondi dopo Immobile viene fermato in angolo, così come Insigne. Lo stesso copione si legge nella ripresa: azzurri che dettano legge nel possesso palla ma che mancano il colpo finale, macedoni che serrano le fila e si rifugiano in angolo.

Berardi si mette in luce in tre occasioni ma non l’accende: palla alta e parata, di poco fuori e di poco lato dal limite. Trajkovski manda alto, ancora Berardi ma stavolta è anticipato in angolo, la testa di Bastoni non cava nulla, Raspadori manda a fil di traversa e Pellegrini è contratto in angolo. Sui titoli di coda ce la mette il destro chirurgico di Trajkovski.

Finisce atrocemente il sogno di arrivare a disputare la finale del play off contro il Portogallo e di andare nel Qatar.

ITALIA – MACEDONIA DEL NORD 0-1

Rete: 90+2′ Trajkovski

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Florenzi, Mancini (89′ Chiellini), Bastoni, Emerson; Barella (76′ Tonali), Jorginho, Verratti; Berardi (89′ Joao Pedro), Immobile (76′ Pellegrini), Insigne (64′ Raspadori).

A disp: Sirigu, Cragno, De Sciglio, Cristante, Pessina, Acerbi, Politano. Allen: Mancini.

MACEDONIA DEL NORD (4-4-2): Dimitrievski; S. Ristovski, Velkovski (86′ Ristevski), Musliu, Alioski; Nikolov (59′ Ashkovski), Ademi (59′ Spirovski), Bardhi, Churlinov; M. Ristovski (71′ Miovski), Trajkovski. Ct. Milevski.

A disp: Naumovski, Siskovski, Todoroski, David Babunski, Serafimov, Ethemi, Babunski, Atanasov. Allen: Milevski.

Arbitro: Clement Turpin (FRA).
Assistenti: Cyril Maurice Danos (FRA) e Cyril Gringore (FRA).
IV Uomo: Jean Bestien (FRA).
VAR: Jerome Dominique e Vincent Brisard (FRA).
Avar: Willy Delajod (FRA).
Delegato UEFA: Istvan Huszar (HUN).

Ammonito: 80′ Spirovski.

Note: serata primaverile, erba naturale buona, spettatori 35mila circa.

Angoli: 16-0. Recupero: 1’ pt e 5’ st.

GiSpa