Lo spettacolo La resa dei conti al Napoli Teatro Festival Italia

Di Michele Santeramo ed all’Osservatorio si presenta Celeste, al Dopofestival, il concerto del gruppo Corde Oblique e poi Replica Onde – ovvero errori di memoria  

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Redazione – Il Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio, propone giovedì 5 luglio al Teatro Nuovo (ore 21), la prima nazionale dello spettacolo La resa dei conti, atto unico di Michele Santeramo con Daniele Russo e Andrea Di Casa per la regia di Peppino Mazzotta.

In scena, due uomini si confrontano su grandi temi, sui grandi quesiti senza tempo che da sempre l’umanità si pone. E tutto questo  a cominciare dalle due domande più importanti, forse, di tutte: ma di che pasta sono fatti gli uomini? e possono avere fiducia gli uni negli altri? . In un dialogo serrato, i due protagonisti della scrittura originale di Michele Santeramo affrontano e condividono la propria condizione. Cercando di trovare un modo per affrontarla inseguono le risposte, ognuno a modo suo, alle tante domande che via via scaturiscono dal discorso.  “Interrogativi – sottolinea il regista Peppino Mazzotta – sempre attuali. Ognuno se li pone quotidianamente a proposito delle persone che incontra e prima ancora, a proposito di sé stesso. Di fronte alla scelta tra il bene e il male come ci comportiamo? Perché all’uomo capita di scegliere il male? Anche il proprio male? E in un luogo preparato ad arte , come si può fare a teatro, cercano una possibilità altra, un’ occasione di salvezza. Tentano di inventare una fede a proprio uso e consumo, che renda possibile credere che l’uomo può guarire l’uomo”. Le  scene e i costumi sono di  Lino Fiorito, il disegno luci di Cesare Accetta. Lo spettacolo è una coproduzione tra Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini e Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia. Replica al Teatro Nuovo il 6 luglio, ore 21.

All’Osservatorio la compagnia Liberaimago presenta Celeste, drammaturgia e regia di Fabio Pisano, con Francesca Borriero, Roberto Ingenito, Claudio Boschi (Cortile delle Carrozze di Palazzo Reale, ore 21.30). Nel 1925 a Roma, nel Ghetto ebraico, nacque da Settimio ed Ersilia, Celeste di Porto. Non si sa molto di lei, ma alle cronache, su qualche articolo di giornale, qualche ancor non troppo logora memoria tira fuori questa vecchia, impolverata ma spietata storia. La storia della “pantera nera”. Di quella bellissima e fatale ragazzina di diciotto anni che, dopo il rastrellamento del ghetto romano ad opera dei tedeschi guidati da Kappler, decide di diventare una delatrice. Di vendere gli ebrei. I suoi correligionari.

Replica al Festival Onde – ovvero errori di memoria, liberamente ispirato alle opere e alle vite di Virginia Woolf e Katherine Mansfield, drammaturgia, regia e interpretazione di Elena Bucci (Sala Assoli, ore 19.00). La serata si chiude con il Dopofestival, con il concerto del gruppo Corde Oblique (Giardino Romantico di Palazzo Reale, ore 23.00).