L’orafo del legno, Tonino Guarracino

Si resta incantati nel suo laboratorio-bottega di Via dell’Accademia 37 a Sorrento

 

Fonte eugeniolorenzano.wordpress.com

 

Si resta incantati nel suo laboratorio-bottega di Via dell’Accademia 37 a Sorrento.

Coraggiosamente ed in controtendenza, Tonino Guarracino, classe 1978 da Massa Lubrense in piena epidemia Covid-19 ha aperto un laboratorio-bottega nel cuore del centro storico sorrentino, mentre altre botteghe e laboratori tristemente, purtroppo, chiudono i battenti a causa di questa maledetta pandemia. La classe non è acqua, e Guarracino facendo tesoro delle sue precedenti esperienze professionali e scolastiche come carpentiere navale e intarsiatore, è riuscito a dare benzina al suo estro ed alla sua creatività e si è inventato un nuovo filone artigianale forse unico al mondo: l’oreficeria del legno. Sembrerebbe quasi un ossimoro… Forse sarebbe più corretto definirlo l’orafo della tarsia lignea sorrentina. L’esperienza pregressa di intarsiatore di Guarracino è stata sicuramente fondamentale nel crearsi questa attività artigianale originalissima. Maestro Tonino produce con genialità, inventiva ed estro monili lignei: orecchini, pendenti, bracciali, spilloni, anelli, medaglioni, ciondoli, collane, diademi, tagliacarte e fermacarte da scrivania.
Ognuno di questi piccoli ninnoli è finalmente decorato con delle stupende mini-tarsie tradizionali sorrentine. Quasi verrebbe voglia di definirle “cineserie” in legno, pensando alle cineserie del salotto di porcellana del palazzo reale di Capodimonte a Napoli. Non manca genio ed inventiva a Maestro Tonino addirittura ha prodotto degli originalissimi papillon in legno intarsiato, dei gemelli da camicia e dei meravigliosi crocifissi maschili. L’esperienza pluriennale trascorsa come carpentiere navale ha fatto acquisire all’artigiano una competenza tecnica sui materiale e sulla tecnica tale da produrre una semplice quanto efficacissima vernice ad acqua che rende i monili lignei brillanti e soprattutto è garantitamente anallergica. L’operazione di fine rastrematura e maggior luccicchìo viene completata con della speciale pasta abrasiva che Maestro Tonino, ovviamente, prepara personalmente. Maestro Tonino è riuscito abilmente anche a personalizzare i fermacarte riuscendo ad incidere le lettere dei nomi richiesti sui piccoli listelli di legno. L’artigiano ha voluto mantenere anche un piccolissimo spicchio della bottega fedele alla tradizione artigianale ancestrale dell’intarsio sorrentino, infatti sono presenti anche dei graziosissimi e minuscoli mini-scrigni portagioielli finemente intarsiati nei lillipuziani ghirigori decorativi sui coperchi. Maestro Antonino, non a caso, si é diplomato all’Istituto d’Arte “Grandi” di Sorrento ed iniziò quasi per gioco la sua attività nel produrre uno spillone fermacapelli a sua moglie. La competenza tecnica sui legni di Guarracino è vasta e minuziosa; mi racconta che utilizza nell’ordine questi legni: olivo, mogano, acero, rovere, abete rosso, radice di olmo, pino, noce, arancio e limone ed alla mia ingenua domanda sul fatto che gli alberi di agrumi sono tutti eguali (con gli innesti gli alberi di agrumi sono intercambiabili) mi risponde seraficamente e senza spocchia che sono apparentemente simili, ma l’arancio ha una venatura leggermente tendente al verde che il limone invece non ha.
Per la colorazione dei legni ci si rifà alla tradizione francese, e quindi si utilizza il legno tulipiè che tinge integralmente i listelli lignei e non solo la superficie. È uno spettacolo vedere l’orafo del legno lavorare magistralmente sulla (o meglio sotto) sua piccola macchina traforatrice per creare queste decorazioni intarsiate; più che di artigianato sembrerebbe vera arte. Ma l’arma più spuntata di Maestro Guarracino non è la straordinaria abilità delle sue mani, bensì il genio della sua creatività che gli ha dato il coraggio di aprire una bottega nel periodo apparentemente meno propizio. Forza Maestro Tonino! Tifiamo tutti per te.

 

EUGENIO LORENZANO