Il Mare Nostrum rigenerato dal confinamento

La chiusura di tante aziende ed il non solcare i mari da parte delle imbarcazioni hanno dato un visibile miglioramento delle condizioni generali degli habitat naturali

 Dal lockdown alla ripartenza: parte la campagna per il monitoraggio

Redazione – Il Mare Nostrum rigenerato dal lockdown, grazie alla chiusura di tante aziende ed il non solcare i mari da parte delle imbarcazioni.

Due mesi in cui la natura si è appropriata dei suoi spazi specialmente con le tante varietà di animali, che hanno fatto ritorno in luoghi dai quali erano spariti da anni, questa è la conseguenza diretta di una notevole diminuzione delle attività industriali e del numero delle persone presenti non solo nelle città, ma anche nei porti e nelle spiagge.

Il Corpo delle Capitanerie di porto, su indicazione del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, ha programmato un’intensa attività di monitoraggio ambientale volta a “fotografare” lo stato del mare.

Questo per acquisire informazioni e dati scientifici nei tratti di mare di particolare pregio, come le Aree Marine Protette e le aree ad esse limitrofe, durante il periodo di lockdown e nella fase immediatamente successiva.

Con il connubio tra le Arpa regionali, il coordinamento e supporto scientifico fornito da ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), nel quadro del Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente, che operano unitamente al personale specializzato del Corpo, viene effettuata una misurazione con criteri scientifici dello stato di salute del mare.

Questo avviene con l’impiego dei nuclei sub della Guardia Costiera, dislocati lungo il territorio nazionale che girano immagini subacquee della flora e fauna marina e c’è il censimento degli avvistamenti inconsueti di specie marine in prossimità di aree di norma fortemente antropizzate.

Tutto questo fornisce al Ministero dell’Ambiente, che ha fortemente voluto e dato impulso a questa iniziativa, i dati progressivamente reperiti, raccolti ed analizzati, ma ha anche lo scopo di permettere una più agevole individuazione delle eventuali fonti di inquinamento marino.