Mariarosaria è volata per gli USA

Nella notte è partito il volo da Capodichino verso Parigi e alle 6,10 la ripartenza verso Boston, dove si sottoporrà all’intervento cardiochirurgico al cuore

Redazione – Finalmente Mariarosaria è volata per gli Stati Uniti.

Nella notte è partito il volo da Capodichino verso Parigi ed alle 6.10 la ripartenza verso Boston, dove si sottoporrà all’intervento cardiochirurgico al cuore.

È affetta da una rarissima cardiopatia congenita complessa, chiamata “trasposizione corretta dei grossi vasi” (Ltga), in poche parole la posizione dei due ventricoli e delle rispettive valvole è invertita. Aveva subito due operazioni in Italia, dopo la seconda il ventricolo sinistro, dall’esito delle ultime visite, è risultato in grosso affanno e per la piccola necessitava di un intervento salvavita il prima possibile.

Per poterla salvare c’era una sola possibilità, quella di operarsi negli Usa, al Boston Children’s Hospital. Ma purtroppo i costi per l’operazione erano proibitivi, e non potendo contare sull’aiuto del servizio sanitario nazionale, così senza pensarci su due volte, i genitori non si sono persi d’animo ed hanno fatto appello all’intera comunità, aprendo una sottoscrizione online per permettere alla loro bambina di affrontare il viaggio e l’operazione.

Migliaia di persone si sono mobilitate nel territorio della Città Metropolitana di Napoli, si sono mobilitate le squadre di calcio ed i rispettivi tifosi di Juve Stabia, Sorrento e Pompei che hanno raccolto contributi durante le partite casalinghe, mentre i volontari dell’associazione “Piccolo Grande Amore” di Santa Maria la Carità hanno allestito banchetti nelle piazze vendendo uova pasquali e produzioni gastronomiche tipiche destinando il ricavato alle cure della piccola.

Così è stata racimolata la cifra di circa 220mila euro necessari per l’intervento, effettuato il bonifico all’ospedale statunitense, e Mariarosaria oggi è in volo verso Boston.

Dopo l’intervento la famiglia Graziuso dovrà restare negli States per un po’ di tempo ed occuperanno l’appartamento che il Children’s Hospital di Boston ha messo loro a disposizione per circa due mesi. Questo è il tempo che probabilmente dovranno restare, dopo che la piccola bambina il 7 aprile entrerà in ospedale per il day ospital ed il 10 aprile si sottoporrà all’intervento che le permetterà di fare in futuro una vita normale.

GiSpa