Massa Lubrense, occupazione abusiva su spiaggia libera

La Guardia Costiera dopo accertamento effettuato con foto e video hanno acclarato che venivano posizionati direttamente ed autonomamente i lettini ed ombrelloni

Alle prime luci dell’alba è iniziata l’ennesima operazione di polizia giudiziaria da parte del personale del Nucleo di Polizia Marittima e Difesa Costiera della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, a tutela della legalità in penisola sorrentina. Sotto la lente d’ingrandimento è finita la spiaggia di Marina di Puolo, nel Comune di Massa Lubrense.

Al termine di una articolata attività di accertamento effettuata con foto e video, che è durata più di una settimana, con attività di osservazione dei luoghi ed aver acquisito documentazione presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Massa Lubrense, dopo aver sentito anche gli tecnici comunali, il personale della Guardia Costiera di Castellammare agli ordini del comandante, capitano di fregata Ivan Savarese, ha ricostruito una dinamica che – in modo continuo – si svolgeva in località Marina di Puolo del Comune di Massa Lubrense, su un tratto di spiaggia libera.

Il tratto di spiaggia libera (quindi libera ai pubblici usi) in questione è stata data in gestione – in questo momento particolare di contenimento della pandemia da Covid-19 – dal Comune di Massa Lubrense con apposita convenzione alla società che gestisce la struttura ricettiva denominata “Cala Club”. Secondo la convenzione in parola era prevista la sola possibilità di fornitura di attrezzature da spiaggia (lettini, sdraio ed ombrelloni) ai bagnanti che una volta giunti sul posto potevano richiedere il servizio, con indicazione di dove posizionare l’attrezzatura stessa – debitamente distanziata per evitare assembramenti – sul tratto di arenile libero ai pubblici usi.

A seguito dell’attività di osservazione, durata più giorni, si è avuto modo di verificare invece che i responsabili della struttura, nelle prime ore del mattino, provvedevano a posizionare direttamente ed autonomamente i lettini ed ombrelloni sulla spiaggia libera, indipendentemente dalla richiesta dei clienti, configurando un vero e proprio lido abusivo. Complessivamente i militari della Guardia Costiera stabiese hanno acclarato l’occupazione abusiva di un area complessiva di ben 500 metri quadri di arenile libero ai pubblici usi, gestita invece come se fosse in concessione, con sequestro di circa 50 lettini/sdraio e 10 ombrelloni. I responsabili sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria ai sensi degli articoli 54 e 1161 del Codice della Navigazione.