Meeting pubblico “Denunciare conviene”

Con SOS Impresa, forze dell’ordine e Ascom al Circolo della Legalità per contrastare il racket

 IMG-20190628-WA0028.jpgCastellammare di Stabia, 28 giugno 2019. – Si è svolto questa mattina l’incontro pubblico “Denunciare conviene” nel Circolo della Legalità di Castellammare di Stabia. L’evento è stato organizzato dall’associazione antiracket e antiusura SOS Impresa in collaborazione con i carabinieri, la polizia di Stato e la guardia di finanza. Presente anche il sindaco Gaetano Cimmino e la delegazione dell’Ascom Stabia. Continua così il lavoro del Circolo della Legalità per contrastare il potere della criminalità organizzata cercando di coinvolgere gli imprenditori vittime da anni della camorra illustrando loro i tanti strumenti a disposizione per chi decide di ribellarsi alle pressioni estorsive.

«Ormai le forze dell’ordine sanno tutto: hanno ritrovato i libri contabili dei clan con i nomi degli imprenditori e con le somme che versano ogni mese. Non è più un segreto. E’ arrivato il momento di denunciare o quantomeno confermare tutto quello che viene ricostruito nelle indagini ma la percentuale dei commercianti che denunciano è ancora molto bassa. A Castellammare ci sono fenomeni estorsivi ed usurai ma insieme si può combattere il potere criminale» spiega Luigi Cuomo, presidente di SOS Impresa.

«Perché le persone non denunciano? Perché hanno paura delle ritorsioni – continua Cuomo -. Oggi però gli imprenditori possono togliersi di dosso questo peso perché con l’associazione antiracket, insieme al già sperimento impegno delle Forze dell’Ordine,  protegge chi denuncia, chi decide di ribellarsi. Ad avere paura deve essere la camorra se facciamo squadra. Gli strumenti sono tanti: lo Stato per esempio, tramite il fondo di solidarietà, risarcisce i danni che hanno subito i commercianti sia per quanto riguarda i danni materiali sia per i mancati guadagni. In più c’è anche il danno biologico (a causa della sofferenza personale e familiare) che condiziona lo svolgimento dell’attività. Chi decide di liberarsi dal potere criminale può anche avere delle agevolazioni fiscali. Noi siamo disposti a pagare tutto: i commercianti non devono pagare nulla. Bisogna chiarire che chi paga il pizzo non danneggia solo se stesso ma anche la comunità perché alimenta il potere dei clan».

​Nelle prossime settimane sarà organizzato un incontro con l’Ascom e con i commercianti per illustrare ancora di più nel dettaglio i tanti strumenti che hanno a disposizione nel momento in cui decidono di affidarsi alle forze dell’ordine.