Morte Giuseppe, tragico racconto del medico legale

Il piccolo bambino subì un tentativo di strozzamento, fu picchiato con violenza ed anche sulla testa

 

Redazione – Al processo che si sta tenendo in questi giorni nel Tribunale di Napoli, è drammatico racconto del medico legale Nicola Balzano sulla morte del piccolo Giuseppe.

Anche lui è uno dei tanti che sono invischiati in questa vicenda come testi d’accusa nei confronti degli imputati Tony Essobti Badre e Valentina Casa, rispettivamente patrigno del piccolo Giuseppe che perì in quella tragica domenica del 27 gennaio di quest’anno.

Sono parole dure ed amare, di orrore, quelle che escono dalla bocca del medico legale, perché il piccolo non è riuscito a difendersi dalla violenza del patrigno che lo stava massacrando, era “in una condizione incompatibile con la vita”.

In aula i due imputati sembrano essere passivi a quello che il medico sta riferendo davanti al giudice, lui dietro le sbarre non accenna al benché minimo gesto, la madre seduta ha i gomiti appoggiati sulle ginocchia e lo sguardo basso.

Al tentativo si strozzamento di Tony Essobti Badre il bambino cercò di difendersi, ma quello che stava subendo, botte alla testa sferrate con un manico di scopa che ne hanno “determinato una condizione incompatibile con la vita” e successivamente “il coma e poi la morte” e “per traumi che hanno determinato l’interruzione delle fibre nervose del cervello”.