Muore altro sub sul Banco di Santa Croce

Un 63enne durante un’immersione subacquea ha accusato un malore

 

Vico Equense – Un altro sub muore in questo che è uno dei luoghi marini più affascinanti che ci sono lungo la costa della penisola sorrentina, nel pomeriggio un 63enne residente in Germania ma originario del Piemonte, durante un’immersione subacquea ha accusato un malore. L’uomo insieme con l’istruttore di una compagnia di diving di Vico Equense, si era imbarcato con i suoi due figli a bordo di un motoscafo nel porto di Torre Annunziata ed aveva raggiunto la zona di mare di questo sito sommerso. Qui si è immerso in mare in compagnia del suo istruttore che però aveva notato che qualcosa non andava e subito lo ha soccorso, sono riemersi ed è stato adagiato sull’imbarcazione, nel contempo subito è stata avvertita la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia. Dalla zona del Banco subito l’imbarcazione ha fatto rotta verso il porto stabiese, dove era giunta un’ambulanza del 118 con i sanitari che hanno subito tentato di rianimare il 63enne, ma i tentativi di salvargli la vita sono stati vani.

Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Torre Annunziata ed è stata sequestrata l’imbarcazione e l’attrezzatura usata per l’immersione subacquea, mentre la salma dell’uomo è situata nell’obitorio del cimitero di Castellammare di Stabia.

La morte di quest’uomo fa venire alla mente che nel mese di dicembre del 2016 in queste acque morì un altro uomo, un 44enne esperto sub di Torre del Greco che si era immerso a circa 20 metri di profondità quando ebbe con ogni probabilità un malore che nonl o ha fatto risalire più a galla.

Questo Banco ha delle profondità affascinati, che è una ‘zona di tutela biologica’ istituita nel 1993 è costituito da cinque grandi pinnacoli rocciosi, le pareti, più o meno scoscese, a seconda dei diversi versanti, raggiungono circa 50 metri di profondità.

In queste acque dove fanno capolino Gorgonie rosse e gialle ed Axinelle cannabina, poi ad una maggiore profondità aumenta la concentrazione di gorgonie, spesso ricoperte da uova di gattuccio, poi oltre i 30 m, ci sono grandi rami di Gerardia savaglia e negli innumerevoli anfratti si nascondono gattucci e grossi gronchi, la natura riserva un qualcosa di unico nel mar Mediterraneo.

 

GISPA