Napoli autolesionista a Genova

Gli azzurri fanno tutto loro, gli errori che danno il via libera alla doppietta dell’ex Pandev, e poi riaprono la gara ma ormai è tardi

Foto tratta da repubblica.it

Redazione – Nella città della Lanterna quella del Napoli si spegne e commette un bel disastro mentale.

Gli azzurri fanno tutto loro, iniziano bene la gara poi commettono gli errori che danno il via libera alla doppietta dell’ex Pandev, riaprono la gara ma ormai è tardi in una ripresa giocata non male.

Il Genoa dopo il cambio di allenatore, dall’arrivo di Ballardini ha racimolato dei buoni risultati, ma quello con i partenopei è stato fortunoso, ma i tre punti fanno sempre morale e classifica, invece la cocente sconfitta dei partenopei finisce di mettere benzina sul fuoco nel momento critico della squadra di Gattuso.

Eppure gli azzurri, schierati da Gattuso con il 4-3-3, iniziano discretamente bene, al 2′ Zielinski che strappa palla a Pandev e calcia in porta. Bravo Perin a deviare in corner, al 4’ Lozano mette apprensione al Genoa: destro radente del messicano, che chiude la sua conclusione dai ventitré metri. Perin è bravo ad accartocciarsi e a sventare il pericolo. Passano altri due primi è Di Lorenzo prende la mira dalla media distanza e fa partire il destro. Conclusione bassa, neutralizzata ancora una volta da Perin.

La squadra rossoblù si ridesta un po’ dopo l’avvio a promettente dei partenopei, che però hanno un momento di blackout con Maksimovic che innesca un passaggio corto favorendo Pandev all’11’ che prende la mira e batte Ospina. Il Napoli ha una discreta reazione con Lozano al 17’: il messicano viene lanciato in profondità, stoppa e punta la difesa. Tiro dalla distanza e Perin è costretto a respingere per la quarta volta. Petagna al 24’ di testa stampa la palla sulla traversa su una punizione calciata dalla sinistra da Mario Rui. I rossoblù raddoppiano al 26’ ancora con Pandev che viene imbeccato centralmente da Zajc, il macedone davanti ad Ospina piazza il pallone e raddoppia.

I liguri alzano il baricentro mentre quello dei campani è basso, e vanno in confusione mentale anche nella ripresa.

Nonostante che il Genoa si mette tutto dietro la palla, il Napoli abbozza qualche buona azione la cui finalizzazione però non va a buon fine sia per il legno colpito che perché fuori di poco: 12’ Insigne scarica fuori per Politano. Tiro con l’interno mancino e palla che termina di pochissimo a lato con Perin battuto.

Bello spunto di Di Lorenzo al 17’ che imbuca al centro dell’area per Osimhen. Tiro alto da pochi metri dalla porta. Il Napoli prova ad allargare il gioco quasi per inerzia, considerata la densità che la squadra di Ballardini fa centralmente. Ci prova al 27’ anche  Rrahmani che prende l’ascensore nell’area del Genoa e colpisce il pallone di testa: soluzione che non inquadra lo specchio della porta. Insigne colpisce il palo da posizione ravvicinata al 32’, Politano accorcia le distanze al 34’ con una conclusione che termina in buca d’angolo.

Ma ormai è troppo tardi ed il Genoa con merito, ma fino ad un certo punto, vince la gara.

GENOA (3-5-2): Perin; Goldaniga, Radovanovic, Criscito; Zappacosta, Strootman (22′ st Behrami), Badelj, Zajc (43′ st Rovella), Czyborra; Destro (34′ st Portanova), Pandev (22′ st Scamacca). A disposizione: Marchetti, Zima, Ghiglione, Melegoni, Onguene, Pellegrini, Eyango, Dumbravanu. Allenatore: Ballardini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Manolas (24′ st Rrahmani), Maksimovic, Mario Rui; Elmas, Demme (33′ st Bakayoko), Zielinski (9′ st Insigne); Politano, Petagna (9′ st Osimhen), Lozano. A disposizione: Meret, Contini, Hysaj, Cioffi, Lobotka. Allenatore: Gattuso

ARBITRO: Manganiello di Pinerolo

MARCATORI: 11′ pt, 26′ pt Pandev (G), 34′ st Politano (N)

NOTE: Ammoniti: Badelj, Czyborra, Zajc (G); Mario Rui, Elmas (N). Recupero: 0′ e 4′.

L’intervista a Gattuso è tratta da tuttonapoli.net

Gattuso a Sky: “Ci facciamo gol da soli e costruiamo senza segnare! Coppa? Priorità Champions”

Il tecnico del Napoli Gennaro Gattuso ha commentato così a Sky Sport il match perso oggi contro il Genoa

di Redazione Tutto Napoli.net (Fonte tuttonapoli.net)

Il tecnico del Napoli Gennaro Gattuso ha commentato così a Sky Sport il match perso oggi contro il Genoa: “Il Napoli si è fatto due gol da solo? Hai detto tutto te. Brucia. Sicuramente complimenti alla squadra per quello che ha fatto, ma è un dato che ci portiamo dietro da tanto tempo. È da tanto che vediamo questi numeri, costruiamo tanto e non riusciamo a realizzare, non è la prima volta. Fa anche parte del gioco: si gioca ogni tre giorni e non ci si allena più, quando vuoi giocare poi qualche errore capita”.

Soffrite contro le squadre chiuse? “Non credo sia questo il problema, abbiamo fatto tutto noi. In questo momento bisogna guardare avanti, c’è preoccupazione perché non è la prima partita che certiamo così quest’anno, ma bisogna andare avanti”.

La Coppa Italia è un obiettivo primario o viene prima il campionato? “Sappiamo che abbiamo una partita difficile mercoledì, ma la priorità per me e per il mio staff, così come per la società, penso che sia arrivare in Champions League. La Coppa Italia ci ha dato soddisfazioni l’anno scorso, ma entrare in Champions è la priorità”.

Rispetto a inizio stagione manca un po’ di leggerezza? “Manca brillantezza, lucidità, c’è un po’ di stanchezza. Mancano dei giocatori, è un dato di fatto, hai pochissimo tempo per preparare le partite. Devi avere la fortuna di perdere pochi giocatori prima delle partite. Sta subentrando la stanchezza ma non penso sia solo un problema nostro, un po’ tutte stanno pagando”.

Il pensiero è già alla Juventus? “Contro Pirlo ho già perso la Supercoppa, ma ora la testa è all’Atalanta che è forte, difficile da battere. Alla Juventus poi ci penseremo”.

Napoli sfortunato? “Fa parte del calcio, è il football ed è bello per questo. A volte vinci partite che non meriti, fa parte del nostro lavoro. Posso solo ringraziare la squadra, gli errori ci stanno, ma a livello di prestazione penso che non posso rimproverare nulla”.

Il sistema di gioco è cambiato per quali ragioni? “Stasera non ho cambiato, solo nel secondo tempo. Abbiamo giocato con il 4-3-3, con l’Atalanta avevamo giocato 3-4-3 perché le uniche mezzali che ho sono Zielinski ed Elmas, quando dei giocatori hanno dei problemi fisici qualcosa bisogna cambiare. Al di là di questo ho rispettato l’Atalanta perché pensavo che a livello di condizione potevamo prendere una scoppola contro di loro e ho cambiato per quello”.

Un allenatore come si ricarica? “Guardando i calciatori negli occhi e vedendo se ancora ne hanno. Per un allenatore vedere i giocatori a testa bassa non è il massimo, abbiamo il dovere di tirarci su perché ci prendiamo le brutte parole, ma oggi c’è pochissimo da dire come in altre partite”.

GiSpa