Napoli canta ‘Meraviglioso’

Nella bolgia dello stadio Maradona gli azzurri, forse un po’ sfasati, matano, una Viola ostica e non digeribile, dagli undici metri con Osimhen che poco prima aveva sbagliato dalla stessa posizione

Foto tratta dalla pagina di Facebook di Victor Osimhen

Redazione – Napoli canta ‘Meraviglioso’.

Nella bolgia dello stadio Maradona gli azzurri, forse un po’ sfasati, matano, una Viola ostica e non digeribile, dagli undici metri con Osimhen che poco prima aveva sbagliato dalla stessa posizione.

L’appuntamento con il Napoli campione d’Italia per la prima davanti al proprio pubblico in festa è degno di una premiere a Cannes o di una passerella hollywoodiana.

La festa già inizia in mattinata con le strade invase non solo dai napoletani ma anche dai turisti, ed in molti indossano maglietta o portano un vessillo del Napoli, mentre fuochi d’artificio, cori e trombe fanno da sfondo alla visione della gara sugli schermi allestiti nei bar o nel tempio laico di Largo Maradona, ai Quartieri Spagnoli.

Uno stadio Maradona coreografico: ai bordi del campo sono esposti i cartelli con i nomi dei calciatori, tenuti alti ognuno da un grande pallone volante. Colorata la coreografia delle curve: l’intera curva A è rivestita di un tricolore con un enorme 3 al centro, mentre la curva B è un trionfo di bianco e azzurro.

Sugli spalti si balla e canta tra un tripudio di bandiere.

La gara contro la Fiorentina sembra passare in secondo piano, ma la Viola non sembra voler partecipare alla festa azzurra dello scudetto. Jovic impegna severamente due volte Gollini, che oggi sostituisce Meret. Gli azzurri replicano con Di Lorenzo (palla parata da Terracciano) ed Osimhen (finalizzazione sull’esterno della rete). Lobotka recupera palla su un errore viola e viene steso in area, ma dal dischetto Osimhen si fa ipnotizzare da Terracciano. Toscani che non sono domi: Amrabat finalizzazione centrale parata. Osimhen colpisce la traversa e Kvara è abbattuto in area, altro rigore che stavolta l’uomo mascherato realizza mandando in estasi il Maradona. Ultimi brividi li danno Gonzalez che tutto solo manda fuori la palla del possibile pareggio, così come Kouamé. Ed infine Anguissa che manda di poco fuori. Al triplice fischio il pubblico canta e balla con le bandiere al vento, i calciatori del Napoli portano uno striscione con il tricolore nel campo.

E poi inizia la festa azzurra al Maradona.

NAPOLI – FIORENTINA 1-0

Marcatore: 29′ st rig. Osimhen.

NAPOLI (4-2-3-1): Gollini; Di Lorenzo, Ostigard, Kim, Olivera; Anguissa, Demme (1′ s.t. Lobotka); Lozano (45′ p.t. Kvaratskhelia), Raspadori (1′ s.t. Zielinski), Elmas; Osimhen.

A disp.: Meret, Marfella, Juan Jesus, Rrahmani, Bereszynski, Zedadka, Ndombele,

Allen: Spalletti.
FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Dodo (1′ s.t. Venuti), Milenkovic, Igor, Terzic; Bonaventura (21′ s.t. Castrovilli), Amrabat (31′ s.t. Kouamè), Duncan (21′ s.t. Mandragora); Nico Gonzalez, Jovic, Sottil (31′ s.t. Saponara)

A disp.: Cerofolini, Vannucchi, Biraghi, Ranieri, Saponara, Ikone, Bianco, Barak, Brekalo, Allen: Italiano.

Arbitro: Marchetti.

Note: serata serena, erba naturale buona, spettatori 50mila circa.

Angoli: 0-5.  Recupero: 1’ pt e 3’ st.

GiSpa