Venivano anche ‘clonate’ e finivano rivendute con l’ausilio di persone locali, 15 arresti
Redazione – È stato sgominato un traffico di auto rubate tra Napoli e Valencia che venivano anche ‘clonate’ e finivano rivendute con l’ausilio di persone locali e sono finite in manette complessivamente 15 persone.
Cinque di esse che sono tutte pregiudicate, sono state arrestate in provincia di Napoli, dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata in collaborazione con le altre compagnie territoriali competenti, che hanno eseguito un’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Due sono di Agerola, un terzo di Santa Maria la Carità e gli atri due: uno di Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, e l’altro di Lanciano. Il quintetto, secondo quello che dicono i militari dell’Arma, ricettassero le vetture rubate, con numeri di telaio già alterati e con documenti di circolazione contraffatti. Poi una volta ‘clonate’ prendevano la strada per il porto laziale di Civitavecchia, qui venivano imbarcate per essere portate nella terra spagnola, e precisamente a Sueca, nella Comunità autonoma Valenciana. Qui la Guardia Civil e l’autorità giudiziaria locale, con la collaborazione della Procura di Torre Annunziata, che ha coordinato le indagini, e con cui sono state in contatto, hanno eseguito una misura cautelare dei confronti di altre dieci persone, tra cui alcune di nazionalità italiana.
I cinque che sono finiti in manette sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla cessione di armi clandestine ed alla ricettazione di auto provento di furto, con l’aggravante di aver commesso il fatto col supporto di un gruppo criminale spagnolo.
Oltre alle auto ed alle armi è stata rinvenuta una pistola semiautomatica calibro 7,65 con matricola abrasa da parte di alcuni indagati, mentre le autorità spagnole hanno recuperato dieci auto risultate rubate in Italia.
GISPA