Nasce a Piano di Sorrento la ‘Noce della Penisola Sorrentina’

Prodotto tipico del territorio da tutelare e valorizzare, fatto un primo passo

 

 Piano di Sorrento – Il 7 giugno a Villa Fondi, alle ore 18.00, nasce l’Associazione dei Produttori del Presidio Slow Food della ‘Noce della Penisola Sorrentina’, un prodotto tipico del territorio da tutelare e valorizzare.

Ed un primo passo è stato fatto con la proposta di riconoscimento della stessa come Presidio Slow Food.

Ora i produttori, gli enti pubblici, le organizzazioni e le Associazioni possono dare un loro contributo in termini di tempo e di impegno affinché il progetto possa essere portato avanti con successo.

Nella costiera sorrentina è presente un tipo di noci molto note per le loro qualità organolettiche. La pezzatura è media, la forma ovale regolare con base arrotondata ed apice leggermente appuntito, il guscio sottile di colore cannella chiaro, e ha una resistenza media alla rottura. Il gheriglio è chiaro, voluminoso, tenero e croccante e facilmente si stacca dal guscio ed il sapore è gradevole e delicato. La raccolta (bacchiatura) si esegue da settembre a fine ottobre, a seconda delle zone, e si pratica con lunghe pertiche di castagno o arrampicandosi sulle piante se la raccolta è effettuata a mano.
Questa noce ha trovato un habitat favorevole per le caratteristiche ambientali ideali per il robusto ed armonico sviluppo dell’albero e cresceva in simbiosi con l’olivo e la vite nelle zone collinari, mentre in pianura era associato agli agrumi. Negli aranceti il noce, sfruttando una gran quantità di humus faceva in modo che le arance venissero più ‘forti’ cioè con buccia sottile e di migliore qualità; inoltre fornendo ombra con la chioma ritardava la maturazione delle arance.

Ma nonostante che storicamente la penisola è stata un buon centro di produzione e di esportazione, questo frutto oggi non viene più preso quasi in considerazione perché gli alberi sono in aree marginali, terrazzate, ed alcuni hanno dimensioni tali da non permettere agilmente la salita o la battitura con le pertiche. Inoltre, spesso il calibro è inferiore agli standard di mercato e quindi non adeguatamente remunerato. I costi di raccolta sono alti a fronte di una resa non elevata.

Così rischia la scomparsa perciò si sta cercando di rivalorizzarlo.

Come spesso accade per altre produzioni anche al noce sono legati significati propiziatori o comunque legati all’occulto. Secondo la tradizione, infatti, ai novelli sposi venivano lanciate delle noci che era un segno beneaugurante, perché considerate simbolo di fecondità. Nella mitologia romana, invece, questo frutto era considerato simbolo degli inferi.

Perciò che la non si vuole fare andare agli inferi la si vuol riportare, ma fino ad un certo punto, in paradiso.

 

GISPA