Novantenne truffata identifica il truffatore, due arresti

I carabinieri della compagnia di Sorrento, coordinati dal maggiore Ivan Iannucci, hanno arrestato due persone che sono già note alle forze dell’ordine, dando esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, con lo strumento di controllo del braccialetto elettronico

ANSA / CIRO FUSCO

 Costiera sorrentina – Novantenne truffata riconosce il truffatore e scattano due arresti.

I carabinieri della compagnia di Sorrento, coordinati dal maggiore Ivan Iannucci, hanno arrestato due persone che sono già note alle forze dell’ordine, dando esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, con lo strumento di controllo del braccialetto elettronico

L’ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica locale.

L’indagine svolta dai militari dell’Arma sorrentina, e coordinata dalla Procura oplontina,

ha consentito di raccogliere sui due indagati gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione, in concorso tra loro e con altre persone allo stato non identificate, di una truffa aggravata dall’età avanzata della vittima nonché dalla rilevante gravità del danno patrimoniale cagionato alla stessa.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, il 13 aprile 2022, gli arrestati avrebbero truffato una donna 87enne di Sant’Agnello, ottenendo la somma in contanti di 920 euro e numerosi monili in oro.

Il modo con cui operarono è sempre lo stesso di altre truffe: l’anziana fu contatta telefonicamente da una persona che si finse di essere il nipote, dicendole di preparare una somma di denaro necessaria per l’acquisto di un computer.

Così un finto corriere la raggiunse presso la sua abitazione ritirando i soldi e gli oggetti suindicati con l’aiuto di un complice che lo attendeva in un’auto in sosta nei pressi della dimora della vittima.

Dopo il fatto vi fu la denuncia e partì l’indagine, i carabinieri analizzarono le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona ed altre attività di investigazione diretta ed indiretta.

Si arrivò, con elevata probabilità, all’identificazione degli autori del reato negli arrestati, che, nella data della truffa, si trovavano nei pressi dei luoghi di commissione della stessa, ed uno dei quali, avendo avuto diretto contatto con la vittima del reato presso la sua abitazione, e da quest’ultima è stato riconosciuto mediante individuazione fotografica.

GiSpa