Odissea in mare, fermo ore traghetto ‘Egnazia’

Era partito da Salerno con tre ore ed un quarto di ritardo, in navigazione ci sono stati diversi problemi non segnalati alla capitaneria

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              Foto tratta da Guardia Costiera

Redazione – È stata un’odissea in mare per i viaggiatori del traghetto ‘Egnazia’ della compagnia Grimaldi che è rimasto fermo ore.

Era partito da Salerno con tre ore ed un quarto di ritardo, e doveva arrivare a Catania, ma in navigazione ci sono stati diversi problemi non segnalati alla capitaneria, così ad un certo punto della navigazione i motori si sono fermati.

Il caldo era incombente, nessuno ha dato comunicazione di cosa era successo, non c’è stata un’assistenza adeguata, niente aria condizionata, cabine a 50 gradi, bagni fuori uso e tensioni a bordo.

Ma finalmente dopo molto tempo i motori hanno ripreso a funzionare e dopo la mezzora di black out e di paura, il traghetto della compagnia Grimaldi che si era fermato di nuovo, ha iniziato di nuovo il viaggio verso il porto siciliano. Ma stavolta sotto controllo della Guardia Costiera.

Ma chi era a bordo ha raccontato di “una traversata infernale”, denunciando di “avere paura” e di “non avere ricevuto assistenza adeguata”, come due giornalisti di Repubblica, Lucio Luca e Stefania Parmeggiani, in viaggio con i figli. Che hanno raccontato l’ “inferno”  momentaneo che hanno vissuto: le cabine erano dei forni, non si poteva andare in bagno, non c’era acqua, ma soprattutto mancava l’aria condizionata. Una vera e propria odissea, anche perché verso le due e mezzo l’imbarcazione sembrava già ferma e l’equipaggio ha riferito che si procedeva molto lentamente. Alle 4:00 c’è stato un black out e da quel momento si ci è fermati completamente. A questo punto la tensione sale, il panico si fa strada, anche perché vi erano imbarcati donne, bambini ed un cardiopatico che si doveva ricoverare in Sicilia per essere operato al cuore alle 13.

Ma non finisce qui perché alle 5 del mattino il traghetto si è fermato di nuovo, è saltata l’aria condizionata anche nella zona del bar, l’unico posto dove era rimasta in funzione, poi alle 9:00 la nave si trovava al largo di Salerno, mentre alle 11:00 avrebbe dovuto essere a Catania. Per fortuna alle 9:07 il traghetto è ripartito ed è arrivata a Catania con oltre sei ore di ritardo. Ma stavolta l’imbarcazione era scortata a vista dalla nave Dattilo della Guardia Costiera, pronta a prestare assistenza in caso di ulteriori necessità. Erano state allertate  anche unità della Guardia Costiera di Salerno nonché navi passeggeri e mercantili in transito nell’area. La fortuna è stata che il mare era buono, e che il trasferimento è stato seguito dalla centrale operativa di Roma e dalla sale operative della Guardia Costiera di Salerno e Napoli, che ha coordinato le operazioni, e monitorato anche dalla Guardia Costiera di Reggio Calabria e Catania.

Ora la Guardia Costiera dovrà fare i necessari accertamenti di carattere tecnico per risalire alle cause dell’avaria.

GiSpa