Papa Francesco, dimissioni in caso di impedimento per motivi medici

Ha già messo nero su bianco e lo rivela nell’intervista al quotidiano spagnolo Abc, però non sa chi le abbia date il cardinal Bertone, ma gliele ho date io quando era segretario di Stato, che poi probabilmente le diede al cardinale Pietro Parolin, nuovo segretario di Stato

 

                                                                               Redazione – Papa Francesco si dimetterà in caso di impedimento per motivi medici.

Ha già messo nero su bianco e lo rivela nell’intervista al quotidiano spagnolo Abc, però non sa chi abbia date le sue dimissioni il cardinal Bertone, ma gliele ha date lui quando era segretario di Stato, che poi probabilmente le diede al cardinale Pietro Parolin, nuovo segretario di Stato.

Al quotidiano spagnolo lo conferma: “Ho già firmato le mie dimissioni. Era Tarcisio Bertone il Segretario di Stato. Le firmai e gli dissi: ‘In caso di impedimento per motivi medici o che so, ecco le mie dimissioni. Ce le avete già’. Non so a chi le abbia date il cardinal Bertone, ma gliele ho date io quando era segretario di Stato”.

Questo gli è stato domandato perchè cosa accade ad un Pontefice quando diviene improvvisamente invalido per problemi di salute o per incidente, e se uno standard non sarebbe conveniente per questi casi. Gli viene chiesto sul fatto che anche Papa XII lasciò per iscritto le sue dimissioni in caso di permanente impedimento, e Bergoglio replica: “Esatto, e io penso anche Pio XII”. Fino ad oggi non aveva mai parlato della sua rinuncia già firmata ed ora lo dice per la prima volta ed aggiunge: “Ecco perché lo dico. Ora qualcuno andrà a chiederla a Bertone: ‘Dammi il pezzo di carta!’ (ride). Probabilmente lo consegnò al cardinale Pietro Parolin, nuovo segretario di Stato. Io l’ho dato a Bertone in quanto segretario di Stato”.

L’intervista non poteva cadere sulla guerra in Ucraina: “Non vedo una fine a breve termine perché si tratta di una guerra mondiale. Non dimentichiamolo. Ci sono già diverse mani coinvolte nella guerra. È globale. Credo che una guerra venga combattuta quando un impero inizia a indebolirsi, e quando ci sono armi da usare, da vendere e da testare. Mi sembra che ci siano in mezzo molti interessi”.

Si sta prodigando ma “faccio quello che posso. Non ascoltano. Ciò che sta accadendo in Ucraina è terrificante. C’è un’enorme crudeltà. È una cosa molto seria. Ed è questo che denuncio continuamente”. E sui suoi tentativi di svolgere un ruolo di mediatore, anche se c’è chi, da entrambe le parti, critica le sue parole, Francesco risponde: “Qua ricevo tutti. Ora Volodymir Zelensky mi ha mandato per la terza volta uno dei suoi consiglieri religiosi. Sono in contatto, ricevo, aiuto…”.

GiSpa