Parte da Domenico Avvisati perché tanti comparti sono con l’acqua alla gola e ci vuole una forte scossa da Palazzo Chigi per un aiuto concreto
Piano di Sorrento – Dalla cittadina costiera parte il grido di allarme al Governo per un aiuto concreto perché tanti comparti sono con l’acqua alla gola e ci vuole una forte scossa da Palazzo Chigi.
A mettere nero su bianco è Domenico Avvisati, titolare di una boutique di abbigliamento elegante femminile, situato nella centralissima piazza Cota, il centro vitale della cittadina commerciale per eccellenza della Costiera.
Cittadina commerciale, dicevamo, ma oggi con il commercio che sta con l’acqua alla gola e sta paurosamente sbandando, come in tante altre città della Nazione.
I numeri che mette in risalto il Sole24Ore, diffusi dall’Istat, nel suo comparto, quello dei matrimoni, sono impietosi: perdita stimata è di 26 miliardi di euro per crisi da Covid-19.
Ma la perdita di euro non è solo nel comparto dei matrimoni, ma riguarda Atelier da Sposa/o, Boutique Donna/Uomo/Bambino/a, Negozi di scarpe uomo/donna, Gioielleria, Fotografi, Fiorai, Pasticcerie, Parrucchieri Uomo/Donna, Estetiste, Truccatrici, Centri Estetici, Oggettistica, Agenzia di Viaggi, Wedding Planner, Location per matrimoni, Mobilieri, Agenzie noleggio auto e molti altri.
Non si salva nessuno, ma come sappiamo dal Governo e dall’Istituto Superiore di Sanità si va avanti con i piedi di piombo, perché il covid-19 può ritornare a mietere vittime, però le vittime in questo momento sono anche i commercianti, gli artigiani e tutti quei compartimenti che devono fare i conti con tante cose.
Domenico Avvisati, commerciante e presidente del Centro Commerciale Naturale, scrive sulla pagina di Facebook di Naif Boutique. “Come titolare di una Boutique di Abbigliamento elegante femminile voglio che sia chiaro il grido d’allarme. Il Governo deve capire che tutte le attività hanno bisogno di un aiuto concreto (come i prestiti a fondo perduto, sgravi fiscali per le aziende e i proprietari dei locali per la rinegoziazione dei fitti, reddito di emergenza…) almeno per non chiudere e resistere, nella peggiore delle ipotesi, fino a Marzo 2021.
Inutile ricordare che molti di noi sono mono reddito e ad oggi abbiamo ricevuto (neanche tutti) solo i 600 Euro dallo Stato”.
Se non si mette la prua verso una precisa rotta tutto affonderà, perché già sta accadendo.
GiSpa