Interviene l’assessore ai Lavori pubblici Anna Iaccarino e sottolinea fermamente che esso non c’è stato ed lavori sono ripresi
Piano di Sorrento – Non c’è stato nessun sequestro del cantiere della rampe Marina di Cassano.
Interviene l’assessore ai Lavori pubblici Anna Iaccarino e sottolinea fermamente che esso non c’è stato ed lavori sono ripresi.
Chiarisce l’assessore ai Lavori pubblici: “Tengo a precisare che, a differenza di quanto erroneamente ed in maniera superficiale riportato da alcuni organi di informazione locale, non c’è stato alcun sequestro del cantiere.
A seguito di una denuncia corredata da un video, si è provveduto esclusivamente al sequestro del tratto dell’impianto comunale di raccolta delle acque meteoriche. Impianto che, captando tutte le acque che, in quella zona, arrivano dalle pluviali e dalla strada ha ricevuto, probabilmente, anche l’acqua dell’occasionale lavaggio della pavimentazione in basolato in corso di realizzazione.
A seguito del provvedimento, il direttore dei lavori ha ritenuto opportuno provvedere alla immediata sospensione dei lavori in attesa di individuare una soluzione da attuare nelle occasioni di lavaggio, con acqua, della nuova pavimentazione”.
Conferma che la soluzione è stata trovata: “La ditta, nella giornata di ieri, ha così protocollato la proposta di recuperare tale acqua mediante l’uso di appositi serbatoi, soluzione questa che, condivisa sia con la direzione dei lavori sia con la stazione appaltante, ha consentito la ripresa delle attività”.
Intanto coglie “l’occasione per aggiungere che, chi mi conosce, sa che a me, come a tanti, sta molto a cuore la salute del nostro mare ed è per questo che colgo positivamente ogni segnalazione volta a tutelarlo, pertanto se il fenomeno è stato causato dall’acqua di lavaggio della pavimentazione, pur trattandosi prevalentemente di sabbia, e quindi di materiali inerti, è giusto che se ne eviti il ripetersi, per cui mi auguro che la soluzione individuata funzioni, in tal senso, egregiamente”.
E specifica: “Comprendo quindi che la circostanza abbia creato clamore e apprensione, ma, il ragionamento, che purtroppo non nasce certo oggi, è molto più ampio e articolato e di quello che, in parte per sensibilità in tema di ambiente, in parte, ahimè, per speculazione politica – a cui ci dobbiamo abituare – si è cercato di far passare”.
Concludendo: “Ad ogni modo, senza addentrarmi, ora, in ulteriori considerazioni sulla qualità delle acque, al fine di risolvere la questione, anch’essa risalente nel tempo, della presenza di uno scarico di acque meteoriche proprio sull’arenile della nostra marina, ho sollecitato gli uffici a redigere la progettazione finalizzata alla sua eliminazione e ad individuare le somme necessarie per questo intervento.
Insomma, compieremo un ulteriore passo a favore del Borgo e della collettività”.
GiSpa