Piano, si stanno incamminando gli incappucciati

Si rinnova dal tempo che fu il rito delle processioni

 

Piano di Sorrento – Ormai ci siamo e gli incappucciati si stanno incamminando e si rinnova dal tempo che fu il rito delle processioni.

In molti aspettano questi santi giorni in cui non si festeggia la santa Pasqua con le varie colombe, casatielli e tutto quello che ne deriva dal punto di vita culinario, ma soprattutto con i riti che si percorrono nella Settimana Santa che precede il fausto giorno della Pasqua. E nella costiera sorrentina tutte le cittadine li percorrono, specialmente con le processioni che vanno girando per le strade ricordando, con gli incappucciati che recano nella loro mani i simboli, la Passione e Morte di Gesù. E non né esente la cittadina costiera che per antonomasia è quella commerciale, già dal martedì santo si è snodata per le vie del centro storico la Via Crucis organizzata dalla congrega dei Luigini che per la prima volta è uscita con un proprio corteo. Una Settimana Santa partita, come da sempre, con la Domenica delle Palme ed il rito della loro benedizione, che poi confluirà con quelli vari che ci saranno giorno dopo giorno. Molta gente affollerà le varie strade e piazze per osservare in corretto silenzio, il passare dei cortei degli incappucciati che rinnova la storia che si ripete da anni e che si proietta nel futuro, ricordando quello che avvenne più di duemila anni fa.

Nel mercoledì santo sarà la volta della Rappresentazione Storica 1984 che con i suoi figuranti percorrerà le strade cittadine che metteranno in scena il tragitto storico e doloroso che Gesù percorse per raggiungere al Golgota dove fu crocifisso.

Il giorno dopo sarà la volta dell’arciconfraternita della Santissima Annunziata che uscendo alle ore 20.15, con tutti i partecipanti alla processione, porterà in processione i simboli della passione: la croce, la corona di spine, il martello, la tenaglia, i chiodi, la colonna della flagellazione, la lancia con la spugna, le lance dei soldati romani, il panno della Veronica, la canna, il mantello rosso, il calice dell’Ultima Cena, la tunica, il gallo, i dadi, il contenitore di aceto, la scala, i trenta denari, la mano o il guanto, le catene o le corde, la lanterna ed infine la spada e l’orecchio del servo del sommo sacerdote. Percorrerà dapprima le strade del centro cittadino poi si inerpicherà verso la zona che porta al mare e prima di rientrare nella Basilica di San Michele Arcangelo attraverserà il centro storico di Gottola, e lungo il tragitto si fermerà a visitare i vari sepolcri.

Nella stessa sera (ore 21.30) scenderà dall’alta collina della Trinità l’arciconfraternita dei Pellegrini e Convalescenti, che uscendo dalla basilica della Santissima Trinità, si incamminerà verso i Colli di San Pietro per arrivare alla chiesa della Natività di Maria Vergine, meglio conosciuta come la chiesa dei Colli di Fontanelle, dove visiterà il sepolcro. Effettuata la visita scenderà verso la frazione di San Liborio per far visita al sepolcro della cappella di San Liborio, e dopo prendendo la via Rivolo di San Liborio ritornerà nella sua basilica.

Quando siamo nella notte, ossia nella mattina del Venerdì Santo, usciranno la processione nera dell’arciconfraternita della Morte e Orazione e la confraternita della Purificazione di Maria Santissima di Mortora. La processione nera uscendo alle ore 2.40 dal largo dell’Annunziata e poi 5 minuti dopo dalla basilica di San Miche Arcangelo, percorrerà le strade del centro cittadino, visiterà il sepolcro della chiesa di Santa Teresa e dopo andando verso la zona del mare quello della chiesa di Santa Maria delle Grazie detta di Rosella. Passando per via Ripa di Cassano, via delle Rose e via Francesco Ciampa, si inerpicherà per il centro storico di Gottola per poi rientrare in basilica. La confraternita bianca di Mortora uscirà dapprima alle ore 2.15 con il simulacro della Madonna Addolorata e poi dopo 15 minuti dalla chiesa di Santa Maria di Galatea, il suo percorso si snoderà verso la cappella di San Liborio (sepolcro), per poi inoltrarsi in via Rivolo San Liborio per raggiungere il centro cittadino attraverso via Gennaro Maresca. Qui da piazza Cota si dirigerà verso la chiesa detta di Rosella (sepolcro) e dopo per via Francesco Ciampa arriverà alla basilica di San Michele Arcangelo (sepolcro), ed attraverso piazza delle Rose ed il corso Italia, salendo via Mortora-San Liborio farà ritorno in basilica.

Il venerdì sera vedrà le tre processioni, la rossa della Trinità, la bianca di Mortora e la nera di Piano avvicendarsi per le vie del centro cittadino, la prima a passare sarà l’arciconfraternita dei Pellegrini e Convalescenti, poi la confraternita della Purificazione di Maria Santissima e chiuderà l’arciconfraternita della Morte e Orazione.

 

GISPA