Pompei, la domus della Caccia Antica riapre (solo per due settimane)

Un’emozione da non perdere

 

di Susy Malafronte

 

Per 15 giorni i turisti degli Scavi non potranno ammirare la maestosa dimora del Fauno. In compenso potranno vivere l’emozione che trasmettono gli affreschi della casa della Caccia Antica. Da lunedì 8 al 22 luglio compreso, in corrispondenza della chiusura della Casa del Fauno – che sarà interessata da brevi lavori di restauro – sarà aperta al pubblico la Casa della Caccia Antica, di solito chiusa al pubblico per carenza di personale.

La casa del Fauno è una delle abitazioni più vaste della città e deve il suo nome ad una statua in bronzo, raffigurante un satiro, posta nell’impluvium. Occupa quasi completamente la Insula 12 della Regio VI. La domus della Caccia Antica risale al II secolo avanti Cristo e rispetta pienamente – nella parte anteriore – la pianta tipica della casa romana con ingresso, atrio e tablinum, posti su un unico asse. A causa dello spazio limitato, il peristilio nella parte retrostante è invece fortemente irregolare. Anziché quattro colonnati, ne ha solo due, i quali per lo più formano un angolo acuto.
Tra gli affreschi, realizzati alcuni anni prima dell’eruzione e restaurati nel 2016, spiccano due quadretti mitologici appartenenti alla decorazione dell’ambiente centrale che dà sul giardino. Si vedono il dio Apollo e una Ninfa, nonché Diana e Atteone, cacciatore che fu trasformato in un cervo dalla dea perché l’aveva vista nuda mentre faceva il bagno.

La scena della caccia che ha dato il nome alla casa, ubicata nel peristilio, è ormai scolorita a causa dei fenomeni meteorici.

Fonte ilmattino.it