Pompei, riapparsa la ‘tavola calda’ dell’antichità

Un ‘termopolio’ recentemente affiorato dagli scavi della Regio V

 

                           Foto tratta dal sito pompeiisites.org

Redazione – Dagli scavi della Regio V è riemerso un ‘termopolio’, una vera e propria ‘tavola calda’ dell’antichità.

Questo fa capire che i pompeiani a quell’epoca pranzavano prevalentemente fuori casa e dalla città che fu sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo, oggi tramite gli scavi che si stanno effettuando fa emergere come si svolgeva la vita in quegli anni.

Un qualcosa che ha regalato molte emozioni anche alla direttrice ad interim del Parco Archeologico, Alfonsina Russo, emozionata ha commentato con entusiasmo che il ripetersi della loro scoperta, anche con gli oggetti che accompagnavano l’attività commerciale, e dunque la vita di tutti i giorni, continua a trasmettere emozioni intense che ci riportano a quegli istanti tragici dell’eruzione, che pure ci hanno consegnato testimonianze uniche della civiltà romana.

Infatti nel ‘termopolio’ sono state rinvenute le ‘dolia’, ossia le giare, che erano incastonate nel bancone di mescita in muratura, che erano molto diffusi nel mondo romano. Nella zona dove è stata rinvenuta questa ‘tavola calda’, la Regio V, vi è in cantiere aperto di messa in sicurezza e consolidamento che fa parte del Grande Progetto Pompei, che sta interessando gli oltre tre chilometri di perimetro dell’area non scavata del sito. La scoperta di essa è avvenuta nello slargo che fa da incrocio tra il vicolo delle Nozze d’argento ed il vicolo dei Balconi, e nonostante che non sia stata completamente del tutto portata alla luce, emerge in tutto il suo splendore.

Sul bancone vi è raffigurata, sul lato sinistro, vedendo di faccia, una bella Nereide a cavallo in ambiente marino e, sul lato destro, con probabilità l’illustrazione dell’attività stessa che si svolgeva nella bottega, inoltre davanti al bancone sono state trovate delle ancore.

Mentre nell’antica Pompei si contano circa ottanta ‘termopoli’.

GISPA