Precari Asl Napoli3 Sud: boccata d’ossigeno

Con l’accordo convenuto tra l’azienda ed i sindacati lavoreranno fino al 30 giugno, mentre gli informatici fino al 30 aprile

 

Redazione – È arrivata una boccata d’ossigeno per i lavoratori precari dell’Asl Napoli3 Sud che erano stati integrati per fronteggiare le fasi più critiche e garantire un supporto importante durante la pandemia.

Con l’accordo scaturito dal confronto tra l’azienda ed i sindacati, nella mattina del 28 marzo, gli oltre 700 operatori sanitari lavoreranno fino al 30 giugno, mentre gli informatici fino al 30 aprile.

I sindacati, se non si arrivava a qualcosa di costrutto, avevano ipotizzato anche di avviare lo stato di agitazione dinanzi alla prospettiva dell’interruzione del rapporto con i lavoratori.

In ballo c’erano i contratti relativi a 529 infermieri, 188 operatori socio-sanitari e 315 operatori informatici, ormai prossimi alla scadenza. Infatti l’azienda sanitaria aveva in programma di interrompere il rapporto di lavoro dopo che il Covd-19 aveva mollato, in gran parte, la sua presa.

Così i sindacati e specialmente la Fials, avevano inviato una lettera al governatore De Luca ed ai vertici dell’Asl Napoli 3 Sud, nella quale di leggeva “i contratti in scadenza, oltre ad avere dei termini risolutivi disomogenei, non verranno probabilmente prorogati e ciò, non solo determinerà fortissime tensioni sociali, ma inciderà amaramente anche sull’interesse comune concernente i LEA e sui servizi al cittadino che verranno compromessi ulteriormente. Si richiede, pertanto, l’esperimento della Procedura conciliativa mediante convocazione secondo la L. 146/90’ art. 2”.

Ora la prospettiva di una stabilizzazione non si vede ancora ma il primo passo è stato fatto. In definitiva tutti precari che oggi chiedono la tutela dei propri diritti e ambiscono ad essere inseriti in pianta stabile all’interno dell’Asl.

GiSpa