Prescrizione per Schettino per deturpamento Giglio

L’alterazione dei fondali degli scogli delle Scole dove la nave andò a collidere e della costa del Giglio deve considerarsi “istantaneo” e quindi ‘concluso’ nel momento del naufragio

 

Redazione – Prescrizione per l’ex comandante Francesco Schettino per il deturpamento dei fondali degli scogli delle Scole dove la nave andò a collidere e della costa del Giglio, la Cassazione ha annullato senza rinvio la condanna a 5.000 euro di ammenda.

Infatti il reato di deturpamento del quale fu accusato, deve considerarsi “istantaneo” e quindi ‘concluso’ nel momento del naufragio e non protratto fino al 23 luglio 2014 quando il relitto della Costa Concordia è stato rimosso da una complessa operazione di ‘trasporto’ a Genova.

In poche parole non è stato alterato l’ambiente marino della zona e delle bellezze naturali, quello che invece aveva sostenuto la sentenza della Corte di Appello di Firenze il 5 maggio 2018 all’ex comandante della Costa Concordia condannato in via definitiva ed ora in carcere, per il naufragio del 13 gennaio 2012 al Giglio nel quale morirono 32 persone e 193 riportarono lesioni.

Perciò la Suprema Corte nel verdetto emesso non condivide “la conclusione cui è pervenuta la Corte di Appello”, che afferma che la condotta di deturpamento, punita dall’art. 734 cp, “non si è esaurita con l’impatto della nave sugli scogli, ma è proseguita per tutto il periodo di attività di rimozione del relitto, attività che, per la sua oggettiva complessità, aveva comportato una modificazione costante dell’equilibrio paesaggistico fino alla totale rimozione della nave”.

Perciò la Corte fiorentina “non ha colto che quella condotta era insuscettibile di permanenza, essendosi completamente esaurita, e nulla di concretamente esigibile avrebbe potuto fare l’imputato per farla cessare”.

Consegue che il reato deve ritenersi istantaneo e quindi consumato in data 13 gennaio 2012, perché la prescrizione è maturata in data 13 gennaio 2017, ossia dopo la pronuncia della sentenza di primo grado (22 dicembre 2016) e prima della pronuncia d’appello (5 maggio 2018).

Per questo è scattata la prescrizione per l’ex comandante Francesco Schettino.