Il professore Ascierto ascoltato alla Camera

Sperimentò a marzo il farmaco anti-artrite sui pazienti affetti da Covid-19 che diede buoni risultati e Conferma: “Sono stati arruolati 330 pazienti e ora abbiamo i risultati”

Foto tratta da ilmattino.it

 

Redazione – Il professore Paolo Ascierto è stato in audizione alla Commissione Affari sociali della Camera.

Il professore e direttore Melanoma, Immunoterapia oncologica e Terapie innovative dell’Istituto nazionale tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli, ha spiegato che “sono stati arruolati 330 pazienti e ora abbiamo i risultati”.

E dopo un mese è stato “ottenuto un tasso di letalità del 22,4%, quindi un risultato superiore del 10% rispetto a quanto prospettato. Quindi lo studio in un certo qual modo è positivo, anche se manca il braccio di controllo”.

Nel mese di marzo, il giorno 7, fu effettuata la somministrazione di un farmaco anti-artrite che fu somministrato su due pazienti affetti da polmonite severa Coronavirus ed ha dato dei incoraggianti miglioramenti.

Con lui collaborarono anche il professor Vincenzo Montesarchio, direttore dell’ Azienda Ospedaliera dei Colli, il virologo Franco Buonaguro ed alcuni medici cinesi, tra cui Wei Haiming Ming del First Affiliated Hospital of University of Science and Technology of China ed il team composto da tutto il personale del Cotugno.

Infatti tutto partì dopo che c’era stata questa sinergia tra medici napoletani e cinesi, e nella terra della Muraglia cinese furono trattati dei pazienti che hanno avuto un miglioramento importante già nelle prime 24-48 ore dal trattamento.

Il professor Ascierto ha illustrato la storia di come si è arrivati alla somministrazione ai pazienti all’ospedale Cotugno: “Dopo il confronto con i colleghi cinesi, ho spiegato il razionale ai vertici del nostro ospedale e si è creata il giorno successivo, il 17 marzo 2020, una task force all’ospedale Cotugno di Napoli per iniziare il trattamento contro il distress respiratorio dei pazienti Covid-19 con il tocilizumab. I primi pazienti hanno ottenuto un risultato importante ed abbiamo pensato di mettere su uno studio clinico, che è stato organizzato in pochissimi giorni. Non ci sentivamo però di introdurre un braccio di controllo per i pazienti in terapie intensiva ed abbiamo generato l’ipotesi di usare tocilizumab a un dosaggio superiore anche rispetto a quello usato dai colleghi cinesi”.

Dopo che i risultati furono positivi “ con Aifa si è pensato di creare una coorte osservazionale, anche per dare il farmaco a più pazienti, con criteri meno rigidi. Su questa coorte l’analisi sono ancora in corso”.

Il Covid-19 come si evince dalle parole dello stesso professore Ascierto, colpisce anche chi è giovane e fu trattato “un ragazzo del ’93 con nessuna co-morbidità, che grazie a un trattamento con tocilizumab ha avuto un miglioramento importante. Ora stiamo aspettando i risultati di due studi di fase III con braccio di controllo, l’arruolamento è concluso e a breve avremo la conferma di quello che abbiamo visto. Quanto alla tossicità il tocilizumab non ha mostrato nessuna tossicità aggiuntiva rispetto all’uso nell’artrite reumatoide”.

GiSpa