Proteste non solo a Napoli. Si unisce l’Italia da Catania a Torino

L’impennata della curva epidemiologica ha spinto le istituzioni a ricorrere a misure più restrittive per arrestare l’incremento di positivi al Covid-19

Ph. ottenuta dalla diretta di “Team Local Tv”

Di  Martina Sassone Ottobre 26, 2020 (Fonte informa-press.it)

L’impennata della curva epidemiologica ha spinto le istituzioni a ricorrere a misure più restrittive per arrestare l’incremento di positivi al Covid-19. Misure che, però, hanno suscitato il dissenso delle categorie maggiormente penalizzate dalle restrizioni, sfociando in delle vere e proprie proteste in strada. Uno dei punti più dibattuti del nuovo Dpcm è la chiusura delle attività – tra cui bar e ristoranti – alle 18:00.

Proteste in Campania: Napoli e Salerno

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Venerdì pomeriggio in diretta facebook il presidente Vincenzo De Luca ha annunciato il lockdown totale in Campania. Una decisione che non è piaciuta ai napoletani. In molti, infatti, quella notte stessa hanno protestato a gran voce in strada. Sono stati i commercianti ad avviare le manifestazioni protestando pacificamente lungo via Caracciolo. Tali proteste, però, si sono allargate a macchia d’olio in altre zone della città, sfociando in veri e propri disordini, con fumogeni, lancio di petardi e di bottiglie.

A scendere in strada durante la stessa notte sono stati anche i cittadini di Salerno. Anche qui è tutto è iniziato con la protesta pacifica dei commercianti in piazza Amendola. Successivamente, soggetti estranei al gruppo hanno addirittura cercato di raggiungere l’abitazione del presidente De Luca. La situazione sembra non volersi placare. Ieri sera, infatti, gruppi di commercianti si sono riuniti in zona Vomero a Napoli per manifestare contro le nuove restrizioni dell’ultimo Dpcm.

Anche stasera a Napoli una folla di persone protesta fuori la sede della Regione Campania chiedendo a gran voce le dimissioni del presidente De Luca.

Le manifestazioni a Roma e in Sicilia

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Ph. ottenuta dalla diretta di “Team Local Tv”

Il dissenso è forte anche nella capitale. Sabato 24 ottobre manifestanti appartenenti a gruppi di estrema destra si sono radunati in Piazza del Popolo a Roma. Qui, gli scontri hanno visto i manifestanti lanciare bottiglie e bombe carta e incendiare bidoni dell’immondizia e motorini in strada.

Le proteste sono arrivate fino in Sicilia. I disordini sono partiti ieri sera a Catania, dove la manifestazione, organizzata tramite social, ha raccolto esponenti di diverse aree, da quelle di estrema destra a quella degli imprenditori. Anche qui, è sfociata in momenti di tensione, con il lancio di due bombe carta davanti alla Prefettura.

Nelle altre città siciliane, invece, la protesta si è svolta in maniera pacifica. A scendere in piazza a Palermo sono stati gli esponenti del settore fitness. Siracusa un corteo di persone ha manifestato sotto la sede del Comune.

Anche Torino questa sera è insorta: in Piazza Castello una parte dei manifestanti ha lanciato fumogeni e bottiglie contro le forze dell’ordine.

Fonte informa-press.it