Punta Campanella: Campania, rinvenimento dei rifiuti per un mare sostenibile

Presentazione del progetto “Un mare sostenibile, la politica regionale per il recupero dei rifiuti marini: il ruolo dei pescatori, la ricerca e le prospettive future” martedì prossimo presso la Sala Conferenze dell’AMP

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“Un mare sostenibile, la politica regionale per il recupero dei rifiuti marini: il ruolo dei pescatori, la ricerca e le prospettive future”. È il titolo dell’incontro che si terrà martedì prossimo presso la Sala Conferenze dell’AMP Punta Campanella per presentare un grande progetto di raccolta e riciclo di rifiuti marini in Campania.

Coinvolti i pescatori, il CNR, la Regione e già 17 comuni, tra cui 4 della penisola sorrentina: Massa, Sorrento, Meta e Vico. Saranno allestite aree di raccolte nelle zone di ormeggio, in modo da consentire ai pescatori di conferire e differenziare i rifiuti pescati. L’obiettivo è creare una filiera capace di generare valore economico, ambientale e sociale per i territori interessati.
“Bottiglie, sacchetti e cassette di plastica, reti e attrezzi per la pesca, materiali pesanti. I rifiuti accumulati nel Mar Mediterraneo mettono a serio rischio la sua biodiversità e l’intero ecosistema marino.” spiegano dal CNR. Secondo The Mediterranean: Mare Plasticum, uno studio pubblicato dall’International Union for Conservation of Nature (IUCN), nella lista dei Paesi responsabili dell’inquinamento del Mediterraneo, l’Italia è al terzo posto con ben 34milioni di tonnellate. Una quantità destinata a crescere, se non vengono attuate strategie volte a tutelare e salvaguardare la risorsa mare.

Il Progetto FIRM “Una rete da pesca per la filiera dei rifiuti marini” nasce con la finalità di sperimentare e creare le basi per lo sviluppo di un innovativo ciclo dei rifiuti marini nella Regione Campania.
“Durante lo svolgimento della loro attività professionale di pesca, dal mese di maggio ad ottobre 2022 le cooperative di pescatori sono attivamente coinvolte nella raccolta dei rifiuti lungo l’intera costa campana”, dichiara Marcella De Martino, responsabile scientifica del progetto. “I rifiuti marini depositati e differenziati in aree opportunamente predisposte per la raccolta – continua De Martino – saranno successivamente analizzati dai ricercatori del CNR, attraverso diverse metodologie e processi di trattamento (selezione e macinazione).

Ispirandosi ai modelli di economia circolare, il progetto prevede la co-progettazione di una serie di soluzioni innovative per il recupero e riciclo dei materiali raccolti in modo da generare valore economico, sociale ed ambientale per l’intero territorio e le comunità locali in una prospettiva di sviluppo sostenibile».
Il progetto è stato finanziato nell’ambito del Bando di attuazione Multimisura 1.26 – 1.40 – 5.68 del Programma Operativo afferente al Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e della Pesca 2014-2020, fortemente voluto dal D.G. Politiche Agricole, Ufficio Centrale Pesca e Acquacultura della Regione Campania, al fine di favorire l’attivazione di quelle potenziali sinergie tra il mondo della ricerca e il settore della pesca, per la sperimentazione e individuazione di filiere innovative dei rifiuti marini.

Promotore e capofila è l’Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR- IRISS), in collaborazione con l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione (ISA) di Avellino e l’Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali (IPCB) di Pozzuoli. Le Organizzazioni regionali dei pescatori, partner del progetto, includono: UNCI – Federazione Regionale della Campania; Federpesca – Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca; Confcooperative – FedAgriPesca Campania; AGCI Campania; LEGACOOP Agroalimentare; Coldiretti – Impresa Pesca. Tra i partner anche le Associazione: AICS Napoli, Assoutenti Campania e Hippocampus. Il progetto è patrocinato da MareVivo onlus, uno dei principali promotori della Legge Salvamare, la cui recente approvazione si pone come un’opportunità fondante per aumentare l’efficacia del progetto FIRM. Attualmente sono 17 i comuni che hanno pro-attivamente aderito al progetto: Amalfi, Bacoli, Castellabate, Cetara, Ischia, Maiori, Massa Lubrense, Meta di Sorrento, Montecorice, Pollica (Acciaroli), Portici, Positano, Procida, Sangiovanni a Piro (Scario), Salerno, Sorrento, Vico Equense.