Quirinale: rischio big bang della democrazia italiana

Tutte le dodici elezioni presidenziali, dalla prima alla seconda repubblica, sono state caratterizzate, alla vigilia, pur nella riservatezza, da molti fattori

 

di Raffaele Lauro*

Tutte le dodici elezioni presidenziali, dalla prima alla seconda repubblica, sono state caratterizzate, alla vigilia, pur nella riservatezza, da giochi sotterranei, da calcoli elettorali, da lotte di potere, da ipocrisie, da tradimenti e da colpi di scena, indotti da eventi drammatici, come nel 1992, tra leader e capicorrente di partito, nonché tra partiti, anche risoluti e implacabili avversari ideologici. Eppure, quasi sempre, la consapevolezza, da parte delle maggiori forze politiche, anche in extremis, di non pregiudicare l’autorevolezza della massima carica dello Stato e, con essa, lo spirito costituzionale e l’unità fondativa della Repubblica democratica, ha sempre prevalso su tutti i calcoli, miopi, meschini e di parte, eleggendo, unitariamente, figure di alto profilo, anche politico, le quali hanno garantito, con la susseguente grazia di stato, gli equilibri politico-istituzionali, nel rispetto della Costituzione: da De Nicola (1946) a Mattarella (2015).

Ad un passo dalla fine di questa disgraziatissima legislatura, che meritava di essere sciolta subito, nata, nel 2018, da una vergognosa campagna elettorale, populista e demagogica, caratterizzata, poi, … un quadro allarmante, sofferente e drammatico per le famiglie e per le imprese, porterebbe alla rovina del nostro Paese. E con ulteriori macerie, nulla sarebbe più come prima, nulla facilmente recuperabile.

Nonostante l’attuale conclamata sprovvedutezza di tutte le forze politiche, Unimpresa continua ad auspicare, come tutto il mondo imprenditoriale e del lavoro, una responsabile presa di coscienza, da parte … di prima necessità. Senza contare, di riflesso, la disgregazione della coesione sociale, già in atto, che potrebbe minacciare direttamente le stesse istituzioni democratiche.

*Segretario Generale di Unimpresa