Recovery fund, De Luca ha convocato incontro coi governatori del Sud

Il governatore campano reputa che “sarà un furto ai nostri danni”. La riunione si terrà a porte chiuse online alle 17 del 17 dicembre.

 

Redazione – Sulla questione del Recovery fund il governatore Vincenzo De Luca ha convocato riunione coi governatori del Sud.

Lo stesso presidente regionale campano reputa che “sarà un furto ai nostri danni”. La riunione si terrà a porte chiuse online alle 17 del 17 dicembre. Sono stati invitati la tavolo on-line di questo incontro i governatori: Marco Marsilio (Abruzzo), Vito Bardi (Basilicata), Nino Spirli (Calabria), Donato Toma (Molise), Michele Emiliano (Puglia), Christian Solinas (Sardegna) e Nello Musumeci (Sicilia).

Nella missiva che ha inviato ai suoi pari grado delle altre Regioni del Mezzogiorno si legge che è “urgente e necessaria un’iniziativa forte delle Regioni Meridionali, che devono ritrovare una comunità di visione e di azione, al di là delle rispettive collocazioni di schieramento politico. Se non avvertissimo con forza questa responsabilità comune non svolgeremmo il ruolo che le nostre comunità si attendono da noi tutti”. In poche parole ci deve essere un’unione di intenti decisa perché come poi afferma in seguito, sempre nella lettera inviata, che non si parla nel dibattito politico del Sud. E “se l’Italia è il paese cui è destinata la maggiore quota di risorse Ue proprio perché comprende una consistente area con tali requisiti di debolezza: il Mezzogiorno. Di tutto ciò non vi è traccia del dibattito politico di queste settimane, tutto incentrato su inaccettabili ed estemporanee ipotesi di governance tecnocratica e centralistica”. Lo stesso De Luca poi è drastico perché ci sarebbe una ripartizione da parte del governo che capovolge i criteri europei: “Anzi vi è di peggio. I criteri europei di riparto delle risorse sono totalmente occultati in tutti i documenti ufficiali. Da ultimo, è circolato un Piano del governo che capovolge i criteri europei e ripropone la banale distribuzione delle risorse fra centro-nord e sud secondo un criterio esclusivamente demografico. Cioè il contrario dei principi di coesione sociale e territoriale sanciti nel Trattato di funzionamento dell’Unione e nella nostra Costituzione. Si prepara un vero e proprio furto in danno del Sud e delle sue Regioni”.

GiSpa