Ha ripreso in mano il progetto del 2012 (già approvato in Soprintendenza ma privo di “esecutività”) con la richiesta di accesso ai fondi del Credito sportivo. Questo perché la Lega Pro ha fatto capire che non è più intenzionata ad ‘ospitare’ squadre che per più di due anni non giocano a casa propria
Sorrento – La palla della questione del restyling del campo Italia è passata al Comune.
Ha ripreso in mano il progetto del 2012 (già approvato in Soprintendenza ma privo di “esecutività”) con la richiesta di accesso ai fondi del Credito sportivo. Questo perché la Lega Pro ha fatto capire che non è più intenzionata ad ‘ospitare’ squadre che per più di due anni non giocano in casa propria.
Poiché ci sono dei ritardi che si stanno accumulando sul progetto della Tipiesse in collaborazione con il Sorrento Calcio, e siccome che la squadra deve ritornare a giocare in casa al più presto possibile, ecco che è stata rispolverata una vecchia delibera di 12 anni, ed un’altra ne è stata approvata nel weekend scorso (21 giugno 2024).
In essa sono state delineate le linee giuda come si dovrà procedere nelle varie fasi del restyling di uno stadio che ormai non ha più di esistere, poiché, come si legge nella delibera, risale agli anni ’50 del secolo scorso, ed era nell’era fascista uno spianato dove si svolgevano le manifestazioni dell’epoca.
Il primo cittadino Massimo Coppola, poichè come dice il proverbio “‘A cera se struje e ‘a prucessione nun cammina”, insieme al dirigente dell’ufficio tecnico, Filippo De Martino, sono ricorsi a questa delibera del 2012 e ne hanno resa una esecutiva qualche giorno fa.
Aspettando il progetto della Tipiesse, si prevede nella prima fase la realizzazione sotto la tribuna Sud degli spogliatoi, la costruzione di una tribuna dove oggi ci sono le panchine, i cosiddetti ‘distinti’, la sistemazione della tribuna Nord, quella dal lato mare, la demolizione della tribuna centrale ed in seconda fase la sua ricostruzione che comprende anche una tribuna stampa, lo spostamento del manto erboso e suo adeguamento alle misure idonee per i campionati professionistici. In definitiva tutto quello che ne deriva come scritto nella delibera e nel documento di indirizzo della progettazione (DIP).
Delineate le fasi successive del progetto che si dovrà presentare al Credito Sportivo per il finanziamento ed il bando d’appalto dei lavori. Intanto il progetto esecutivo verrà inserito nel piano triennale di lavori da parte del Comune, e così si procederà al bando e poi partiranno i lavori.
GiSpa