Riapertura scuole, accordo tra Governo e Regioni

Dal prossimo 7 gennaio 2021 con la didattica in presenza almeno al 50%

Foto tratta da scuolainforma.it

Redazione – È stata trovata l’intesa tra Governo e Regioni per la riapertura delle scuole.

Dal prossimo 7 gennaio 2021 con la didattica in presenza almeno al 50%, sempre che la situazione epidemiologica lo permetta, dopo nel nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal prossimo 15 gennaio si dovrebbe prevedere un aumento della didattica in presenza al 70- 75%, se tutto sarà andato per il verso giusto.

Un accordo con il premier Giuseppe Conte che commenta così: “Auspico flessibilità sugli orari di ingresso, scuola per scuola, paese per paese”, mentre quello della ministra Lucia Azzolina dalla sua pagina di Facebook è questo: “Sono molto felice per l’intesa siglata con Regioni, Province, Comuni. Studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado finalmente potranno tornare a scuola. Ce lo avevano chiesto. È giusto che possano farlo grazie all’impegno di tutte le Istituzioni coinvolte. Si tratta di un accordo che prevede novità importanti tra cui una misura che chiedevo da tempo: il rafforzamento del sistema di tracciamento per le scuole”.

Inoltre il trasposto pubblico sarà incrementato con l’aumento di bus e mezzi pubblici nei momenti di ingresso e uscita da scuola (le Regioni otterranno dei fondi extra dal governo) oltre a scaglionamenti negli orari. Prevista, inoltre, una corsia preferenziale per i tamponi e il tracciamento dei contagi tra gli studenti, con l’appoggio anche dei militari qualora dovesse servire.

Nella scuole gli ingressi saranno scaglionati mentre le lezioni prolungate al pomeriggio.

Entro il 28 dicembre i tavoli provinciali convocati dai prefetti saranno chiamati a chiudere i lavori: si dovranno dare, infatti, le indicazioni, area per area, in merito allo scaglionamento degli orari. Forse ci saranno due turni, quasi ovunque per quanto riguarda le grandi città: uno prima delle 8 e uno tra le 9.30 e le 10, con scuola al sabato e lezioni allungate nel pomeriggio.

Tutto resta un’incognita anche perché di dovrà vedere in quel periodo come evolverà la curva epidemiologica, il ministero della Salute  valuterà con attenzione a fine anno soprattutto per evitare il rischio di riaprire per poi essere costretti a richiudere immediatamente. Nelle linee guida firmate ieri, questo rischio viene considerato come un’eventualità remota.

GiSpa