In rosso un flash mob contro la violenza

Una partecipazione di centinaia di persone con molte che hanno indossato qualcosa di rosso

 L'immagine può contenere: 7 persone, persone che sorridono, persone in piedi e spazio all'aperto

Sorrento – È stato un flash mob in rosso contro la violenza con la partecipazione di centinaia di persone con molte che hanno indossato qualcosa di rosso.

Una mobilitazione nata inseguito non solo a quello che è accaduto nel 2016 nell’albergo metese alla turista inglese da parte del quintetto, che come si dice, e poi vedremo come sono accaduti i fatti che saranno stabiliti dalla Procura di Torre Annunziata, che l’ha dapprima drogata e poi stuprata, ma anche dal fatto di sensibilizzare al rispetto verso sé stessi, verso gli altri, verso la libertà di ciascuno e la diversità di ognuno.

Il tutto nasce da questi due fattori ma a mettere in piedi questa manifestazione è stato l’appello lanciato da Cristina Gargiulo ai membri del gruppo‘Penisola Sorrentina Sicura’ sul social  Facebook per un flash mob solidale verso tutte le donne vittime di violenza. Il post in poco tempo è diventato virale, ed il tam tam via social ha portato tante persone in strada per manifestare il sostegno all’iniziativa.

Un tam tam che si è diffuso a macchia d’olio contagiando molte persone che hanno dato il loro benestare e vi hanno anche partecipato, come i primi cittadini di Sorrento Giuseppe Cuomo, di Piano di Sorrento Vincenzo Iaccarino e di Vico Equense Andrea Buonocore,  ed il vicesindaco di Massa Lubrense Giovanna Staiano, oltre ad assessori e consiglieri comunali di tutte le amministrazioni del comprensorio.

Alquanto contenta Cristina Gargiulo che sul social Facebook commenta: “Sono felice … sì, stasera sono proprio felice!
Quel piccolo spazio del corso Italia di Sorrento si è colorato di Rosso per dire NO ALLA VIOLENZA. Tanti si sono uniti al nostro grido e tanto l’affetto che ci è stato riservato.
Stasera ci siamo presi un impegno, il flash mob non sarà fine a se stesso, ma vorremmo realizzare uno sportello antiviolenza sul territorio, un punto di riferimento, una luce fuori dal tunnel in cui si trova chi è vittima di violenza, che sia psicologica o fisica, che siano donne, uomini, ragazzi o bambini.
Grazie a tutte le associazioni che ci hanno sostenuto. Grazie ai primi cittadini della Penisola Sorrentina che in rappresentanza delle rispettive comunità si sono uniti al nostro grido. Grazie alla stampa locale e nazionale che ci ha sostenuto diffondendo il nostro messaggio. Grazie alle persone che, nonostante sia stata una magnifica domenica di maggio, di quelle che si attendevano da un po’, hanno scelto di passare un po’ di tempo con noi. Grazie a Nino Lauro, artista, giornalista e professionista, ma soprattutto amico dal cuore grande e sensibile che da subito mi ha dimostrato tutto il suo sostegno e impegno. Grazie a Marco Palmieri che pur di essere presente ha rimandato i suoi impegni. Grazie al mio compagno di vita Clemente Teodonno che mi ha supportata ed aiutata affinché tutto andasse per il meglio. Grazie a chi c’è stato con il cuore, ma per vari motivi non è potuto esserci. Stasera abbiamo dato un segnale importante. La strada è lunga, ma noi ci siamo messi in cammino.”

Mentre l’altro factotum, Nino Lauro, fondatore del gruppo ‘Penisola Sorrentina Sicura’ e primo sostenitore della manifestazione è visibilmente soddisfatto di come è andato il flash mob.

 

 

GISPA