Ruggisce governatore De Luca: “Ministro Istruzione da dimissioni”

Nella Regione è stato compiuto screening di massa con tamponi, dedicato al personale docente e non docente alla vigilia dell’insediamento delle commissioni degli esami di maturità

 

Foto tratta dal diario di Facebook di Lucia Azzolina

Redazione – Il governatore Vincenzo De Luca ruggisce: “Ministro dell’Istruzione da dimissioni”.

Intanto nella Regione è stato compiuto screening di massa con tamponi, dedicato al personale docente e non docente alla vigilia dell’insediamento delle commissioni degli esami di maturità, che rientra nell’ambito nel piano della Regione Campania “Scuole sicure”.

I risultati dei test eseguiti sono:
Totale del personale da sottoporre a screening: 21.345
Totale del personale sottoposto a tampone su base volontaria: 12.862
Percentuale di adesione: 60,3 per cento
Risultato: nessun positivo.

Il presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, afferma: “Lo screening per i commissari degli esami di maturità e per tutto il personale scolastico è stata una iniziativa unica in Italia. È la prima operazione del programma che proseguirà in vista dell’apertura del nuovo anno scolastico, e che prevede il monitoraggio sanitario del personale docente e non docente per dare tranquillità alle famiglie”.

E con un certo orgoglio sottolinea: “È una scelta della Regione, ne siamo orgogliosi, ed è un atto di responsabilità e di rispetto per tutto il mondo della scuola che ha vissuto momenti difficili in questi mesi e che ha registrato l’impegno straordinario del corpo docente e del personale a cui va la gratitudine della nostra regione”.

Poi l’affondo deciso verso il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Come è del tutto evidente, la nostra è una posizione opposta a quella del ministro dell’Istruzione, che ancora una volta dimostra atteggiamenti o irresponsabili o provocatori verso i docenti e le famiglie. Un ministro che propone l’apertura dell’anno scolastico il 14 settembre, per chiudere poi tre giorni, poi riaprirle e richiuderle ancora, in qualunque Paese civile sarebbe invitato a dare le dimissioni. Lavoreremo nei prossimi giorni, per quello che sarà possibile, per evitare questa vergogna”.

GISpa