Russia: “Attacco droni al Cremlino contro Putin”. Zelensky: “Ucraina non c’entra”

Peskov: “Atto di terrorismo e attentato alla vita del presidente, che si trovava in un’altra residenza. Rappresaglia quando lo riterremo opportuno”. Kiev smentisce ogni coinvolgimento

(Fonte adnkronos.com – Redazione Adnkronos)

La Russia ha accusato l’Ucraina di aver inviato due droni a Mosca per un “atto di terrorismo” contro l’ufficio del Presidente al Cremlino. Un attentato alla vita di Vladimir Putin che è illeso, non era presente al momento delle esplosioni, ma lavorava presso la residenza di Novo Ogarevo alle porte della città. Il presidente russo, secondo quanto ha riferito Dmitry Peskov anticipando “azioni di rappresaglia da parte della Russia, quando lo si riterrà opportuno”, non ha cambiato la sua agenda.

Le esplosioni sono state “un attacco terroristico pianificato e un attentato alla vita del presidente russo”, ha sottolineato Peskov. I due droni sono stati abbattuti, ha quindi aggiunto il portavoce.

ZELENSKY – “Posso ripetere il messaggio, penso sarà chiaro a tutti: non stiamo attaccando Putin o Mosca, combattiamo sul nostro territorio, proteggendo le nostre città e i nostri villaggi”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Helsinki.

LE IMMAGINI – Le uniche conferme indipendenti dell’attacco sono per il momento due video diffusi sui social e le testimonianze dei residenti della zona che hanno confermato di aver udito nella notte due esplosioni. Sono poi stati visti uomini con le torce ai piedi delle mura del Cremlino. Le luci del Cremlino e lungo il fiume Moskva sono state spente dopo l’attacco.

Il presunto attacco arriva a meno di una settimana dalla parata della Giornata della vittoria (9 maggio) sulla Piazza Rossa, a ridosso del Cremlino che si terrà comunque. “I servizi militari e speciali hanno adottato azioni immediate usando sistemi di radiolocalizzazione riuscendo a disabilitare i droni. I rottami non hanno provocato vittime o danni”, ha spiegato il Cremlino, citato da Ria Novosti. Da oggi sarà proibito lanciare droni entro i confini della città, “eccetto per i droni delle agenzie dello stato”, ha previsto il sindaco, Sergei Sobyanin.

E’ stata intanto rafforzata la sicurezza in varie scuole di Mosca e i bambini sono stati fatti evacuare dopo che sono stati inviati messaggi minatori, ovvero della presenza di ordigni esplosivi negli istituti. Lo ha dichiarato il Dipartimento dell’Istruzione di Mosca alla Ria Novosti. “Diverse organizzazioni educative metropolitane hanno ricevuto segnalazioni anonime”, si legge nella nota. ”Attualmente le misure di sicurezza sono state rafforzate” e le dirigenze scolastiche stanno facendo tutto il necessario per la sicurezza dei bambini. “Chiediamo ai genitori di non preoccuparsi e di essere comprensivi rispetto alle attività di evacuazione in corso”, ha aggiunto il dipartimento.

La notizia dell’attacco arriva a quasi 15 mesi dall’invasione russa dell’Ucraina e dopo che più volte Mosca ha accusato Kiev di tentativi di attacchi con droni. Lo scorso 24 aprile l’agenzia russa Tass scriveva di un drone presumibilmente carico di esplosivo e di produzione ucraina caduto nella regione di Mosca. Due mesi prima, a fine febbraio, il governatore della regione di Mosca, Andrey Vorobyov, parlava di un drone ucraino caduto nei pressi del villaggio di Gubastovo, a sudest della capitale russa.

DUMA: “RUSSIA DARA’ DURA RISPOSTA” – La Russia darà “una risposta piuttosto dura” all’attentato, ha affermato Adalbi Shkhagoshev, vice presidente del gruppo parlamentare di Russia Unita e membro del comitato della Duma di Stato russa per la sicurezza. ”L’Ucraina e i gruppi di sabotaggio che hanno pianificato questo atto terroristico hanno sbagliato seriamente i calcoli. Questa non è più una linea rossa, questo è un segnale di stop per loro”, ha detto Shkhagoshev durante una conferenza stampa. Il Presidente della Duma Vyacheslav Volodin chiede quindi l’impiego di “armi in grado di fermare e distruggere il regime terroristico di Kiev”. Su Telegram afferma anche che “non ci possono essere negoziati” con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

KIEV SMENTISCE COINVOLGIMENTO: “NOSTRA GUERRA E’ DIFENSIVA” – Kiev smentisce intanto ogni coinvolgimento nell’attacco contro il Cremlino. “Non abbiamo nulla a che fare” con quell’azione, ha detto una fonte della presidenza ucraina.

“Per quanto riguarda i droni sul Cremlino, è tutto prevedibile. La Russia chiaramente prepara un attacco terroristico su larga scala. Per questo ha prima arrestato un ampio presunto gruppo sovversivo in Crimea. E poi mostra ‘droni sul Cremlino’. Prima di tutto, l’Ucraina conduce una guerra esclusivamente difensiva e non attacca obiettivi nel territorio della Federazione Russa. E per cosa? Questo non risolve questioni militari. Ma permette alla Russia di giustificare i suoi attacchi contro i civili”, si legge nella prima parte di un lungo tweet del consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak.

Podolyak sottolinea quindi come ormai “il clan di Putin” abbia perso il controllo sul territorio russo e afferma che i droni sul Cremlino potrebbero essere frutto di “attività di guerriglia delle forze locali di resistenza”.

“Seguiamo con interesse il crescente numero di contrattempi e incidenti che avvengono in varie parti della Russia. L’emergenza di droni non identificati presso impianti per l’energia o nel territorio del Cremlino può solo indicare l’attività di guerriglia delle forze locali di resistenza. Come sapete, i droni si possono comprare in ogni negozio militare… la perdita del potere di controllo sul paese da parte del clan di Putin è ovvia. Ma, d’altra parte, la Russia ha ripetutamente parlato del suo totale controllo dello spazio aereo. In una parola, qualcosa sta accadendo in Russia, ma definitivamente senza droni ucraini sul Cremlino”, si legge nella seconda parte del lungo tweet.

“Sono apparse informazioni che il drone sul Cremlino sia stato lanciato da partigiani russi della regione di Mosca”, scrive poi su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministero ucraino dell’Interno.

USA: “NON POSSIAMO CONFERMARE NOTIZIE DA RUSSIA” – Gli Stati Uniti ”non possono in alcun modo confermare” le notizie che arrivano dal Cremlino. ”Semplicemente non lo sappiamo”, ha detto il Segretario di Stato americano Antony Blinken in una conferenza stampa, aggiungendo che ”inoltre, prendiamo cum grano salis qualunque cosa arrivi dal Cremlino”.

“Qualsiasi cosa sia accaduta, non c’è stato alcun preavviso”, ha detto alla Cnn un funzionario americano. Alla stessa rete un altro funzionario Usa ha precisato che si continua a lavorare per verificare le notizie diffuse dalla Russia.

(Fonte adnkronos.com – Redazione Adnkronos)