Sanità costiera, appello lanciato dall’ Unità Pastorale

In una lettera inviata al governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ai vertici sanitari della politica regionale ed agli amministratori comunali locali ed a quelli sanitari, il ripristino dei servizi sanitari essenziali

 

Sorrento – L’Unità Pastorale lancia un appello per la sanità della costiera sorrentina.

In una lettera trasmessa via Posta elettronica certificata (Pec), inviata al governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ai vertici sanitari della politica regionale ed agli amministratori comunali locali ed a quelli sanitari, chiede il ripristino dei servizi sanitari essenziali.

Tutto si riferisce nel ripristinare la piena operatività del reparto di rianimazione dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento, riattivare il pronto soccorso al presidio ospedaliero “De Luca e Rossano” di Vico Equense ed individuare in Penisola sorrentina un punto per la somministrazione dei vaccini anti-Covid 19.

L’Unità Pastorale di Sorrento, espressione di tutte le comunità parrocchiali della città, raccoglie l’invito di tanti cittadini, legittimamente terrorizzati dalle inaccettabili criticità rilevate nei presidi ospedalieri del territorio, chiedendo – con fermezza – il ripristino dei servizi sanitari essenziali. “Il tutto – si legge nella lettera – anche in risposta all’insegnamento evangelico e al magistero sociale della Chiesa”.

Nella missiva, l’Unità pastorale di Sorrento ripercorre analiticamente tutte le principali tappe che hanno portato all’ennesima sforbiciata ai servizi sanitari.

In essa si legge che considerato “in data 23 dicembre scorso, i principali organi di informazione locali e regionali, riportavano l’infausta notizia della chiusura del reparto di rianimazione dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento, per mancanza di personale (nella fattispecie, di medici anestesisti). Nei servizi giornalistici si riportava, in maniera dettagliata, il quadro delle carenze sanitarie dei presidi ospedalieri del comprensorio sorrentino, specificatamente dell’ospedale civile di Sorrento e dell’ospedale “De Luca e Rossano” di Vico Equense, con il conseguente “blocco” delle attività chirurgiche, con l’unica eccezione dei casi urgenti. Tali servizi giornalistici non sono mai stati smentiti, ma aaddirittura, di fatto, confermati dalle successive iniziative messe in campo dai sindaci del territorio del comprensorio della penisola sorrentina, che hanno pubblicamente chiesto alle autorità sanitarie competenti di ripristinare gli abituali standard di assistenza sanitaria nei presidi ospedalieri di Sorrento e di Vico Equense”.

Ed in virtù “della circostanza che nei mesi scorsi i predetti presidi ospedalieri erano già stati sottoposti ad un inaccettabile taglio dei servizi essenziali, che fanno il paio con le ataviche criticità rilevate negli ospedali cittadini di Castellammare di Stabia e di Gragnano”.

Analizzato che “il territorio della penisola sorrentina, anche in virtù di un discorso squisitamente morfologico e demografico, necessita di un’adeguata assistenza sanitaria in loco, che risponda a canoni di efficienza e di tempestività, specie in un periodo contrassegnato dalla pandemia da Covid-19 (periodo che ha portato ad un rallentamento nell’assistenza ai pazienti affetti da altre patologie)”.

Di qui, le tre richieste.

La prima: “Ripristinare, con effetto immediato, la piena operatività del reparto di rianimazione dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento”.

La seconda: “Ripristinare i servizi sanitari essenziali, pronto soccorso incluso, dei presidi ospedalieri Santa Maria della Misericordia di Sorrento e “ De Luca e Rossano” di Vico Equense”.

E infine: “Individuare in un presidio ospedaliero del comprensorio sorrentino, un punto per la somministrazione dei vaccini anti-Covid 19: al momento, il territorio della Penisola sorrentina risulta essere sguarnito di un punto vaccinale”.

Alla lettera, l’Unità pastorale di Sorrento chiede un riscontro scritto.