Sanità costiera, inoltrata interrogazione al ministro della Salute

Lo ha fatto la deputata del Movimento 5 Stelle, Teresa Manzo, per mettere in risalto in quale stato versano gli ospedali di Sorrento e Vico Equense

 

Redazione – È stata presentata interrogazione al ministro della Salute da parte della deputata del Movimento 5 Stelle, Teresa Manzo.

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Foto tratta dal diario di Facebook di Tersa Manzo

Questo per mettere in risalto in quale stato versano gli ospedali di Sorrento e Vico Equense, nel primo è stato chiuso il reparto di Rianimazione, per la cronica carenza di medici anestesisti che non possono garantire una completa copertura dei turni. Nel secondo, il De Luca e Rossano, è stato chiuso, per decisione dell’Asl Napoli 3 Sud, pure il reparto del pronto soccorso.

Nell’interrogazione presentata si legge. “La seconda ondata della continua a evidenziare le lacune della gestione della sanità ordinaria in Campania. In particolare, ho presentato, su segnalazione del gruppo M5S Penisola Sorrentina, un’interrogazione parlamentare al Ministro della Salute, Roberto Speranza, per far luce sullo stato di emergenza in cui versa la ricezione ospedaliera in Penisola Sorrentina e in particolare per quanto concerne i servizi di pronto soccorso”.

La stessa evidenza che “in un’area di 70 km2, la cui popolazione conta più di 80mila abitanti, gli ospedali ‘De Luca e Rossano’ di Vico Equense e ‘Santa Maria della Misericordia’ di Sorrento rappresentano, o meglio rappresentavano, gli unici plessi di riferimento. In entrambi i plessi ospedalieri, infatti, sono stati di fatto sospesi i servizi relativi al soccorso d’emergenza”.

Poi specifica che “per il ‘De Luca e Rossano’ di Vico Equense da ottobre è stata disposta la chiusura immediata del Pronto Soccorso, ad eccezione di quello ostetrico e pediatrico, con trasferimento ‘momentaneo’ del personale sanitario nei Covid Center campani, e il 23 dicembre è stata disposta la chiusura immediata del reparto di rianimazione del P.O. di Sorrento. Eventi che hanno di fatto azzerato l’attività chirurgica del territorio e compromesso gravemente la medicina d’urgenza”.

Una situazione di “massima precarietà che mette a repentaglio la salute di migliaia di cittadini. Con la mia interrogazione, oltre ad informare il Ministro Speranza su quanto descritto, ho chiesto chiarimenti in merito alle azioni che il Ministero intende intraprendere, o ha già intrapreso, per la risoluzione del problema. L’emergenza coronavirus non può essere risolta sacrificando deliberatamente l’accesso alle cure per la popolazione, soprattutto in relazione al Primo Soccorso, ed è doveroso fare il possibile per impedirlo”.