Sanità costiera, Unità Pastorale: ancora riflettori accesi

Esito dell’incontro che si è tenuto nella sera del 4 febbraio con rappresentanti delle Unità pastorali e di circa 60 associazioni del territorio

Pubblichiamo comunicato sull’esito dell’incontro sulla sanità pubblica tenuto ieri sera con i rappresentanti delle Unità pastorali e di circa 60 associazioni del territorio:

“L’obiettivo non cambia: continuare a tenere accesi i riflettori dell’opinione pubblica sulle tematiche della sanità pubblica in Penisola sorrentina, anche alla luce del perdurare della mancanza di soluzioni stabili e continuative che possano garantire la piena ripresa operativa dei reparti di Rianimazione e di Chirurgia dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento e del Pronto Soccorso del presidio ospedaliero “De Luca e Rossano” di Vico Equense.

È quanto emerge da un nuovo incontro che si è tenuto presso la Cattedrale di Sorrento giovedì 4 febbraio 2021 dei rappresentanti delle Unità pastorali cittadine e di oltre 60 realtà associative, laiche ed ecclesiali, del territorio che va da Massa Lubrense a Vico Equense, riuniti in Coordinamento.

“Pur riscontrando favorevolmente il dibattito politico che si è sviluppato, al momento non rileviamo sostanziali novità rispetto alla situazione denunciata ed emersa pubblicamente nell’incontro dello scorso 13 gennaio in Cattedrale relativamente alle criticità di alcuni reparti degli ospedali di Sorrento e di Vico Equense. La progettualità – anche rispetto alla realizzazione di un nuovo ospedale unico – è sempre positiva in chiave prospettica, ma non deve distogliere l’attenzione da un’esigenza quotidiana: garantire un’adeguata, qualificata e pronta assistenza sanitaria. Specie in un periodo caratterizzato dalla pandemia da Covid-19, che ha già rallentato le prestazioni sanitarie legate ad altre patologie e ha devastato il principale comparto produttivo del comprensorio: il turismo”.

L’attenzione dei partecipanti al Coordinamento sulla sanità ha una duplice chiave di lettura: ripristinare ed ottimizzare gli standard sanitari sul territorio costiero, infatti, serve a rassicurare l’utenza locale (già “terrorizzata” dagli ambienti ambulatoriali, a causa del rischio contagio) e, sotto certi aspetti, aiuta l’auspicata ripresa turistica.

“In effetti – spiegano i rappresentanti delle associazioni di categoria in ambito turistico che hanno aderito al Coordinamento -, tour operator, agenti di viaggio e anche il turista fai-da-te, sono da sempre particolarmente sensibili alle tematiche dell’assistenza sanitaria. La presenza di presidi ospedalieri è fondamentale nella selezione della meta delle vacanze. Lo è oggi ancora di più: trascurare questo aspetto potrebbe significare indebolire ulteriormente una prospettiva economica occupazionale fondamentale. Non è un discorso di settore: oggi la stragrande maggioranza dell’economia della Costiera sorrentina è legata, direttamente o attraverso l’indotto, al segmento turistico, fonte di occupazione e di reddito per tantissimi cittadini e famiglie del nostro territorio”.

Nell’incontro tenuto il 4 febbraio il Coordinamento ha condiviso la scelta di invitare i Sindaci dei sei Comuni della Penisola Sorrentina a un confronto con i rappresentanti dello stesso Coordinamento, per chiedere ancora una volta riscontri circa il quadro reale della situazione della sanità pubblica del territorio e affinché possano trasferire, agli organi sovra-ordinati in ambito sanitario, il sentimento di preoccupazione della comunità ecclesiale, della società civile e del mondo associativo e di categoria. All’incontro, saranno invitati anche i vertici dell’Asl Napoli 3 Sud.