Scuole superiori Campania, l’assessore Fortini: “Aspettiamo la decisione del Tar”

Si aspetta in queste ore che si pronunci il Tribunale regionale amministrativo per far ritornare in presenza gli studenti

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Foto tratta dal diario di Facebook del Forum Regionale dei Giovani – Campania

Campania – Si aspetta in queste ore che si pronunci il Tribunale regionale amministrativo per far ritornare in presenza gli studenti, queste sono le parole dell’assessore Fortini: “Aspettiamo la decisione del Tar”.

Lo ha messo in evidenza rispondendo alle domande dei giornalisti a margine della presentazione del report delle attività svolte dal Forum regionale dei giovani, asserendo che “aspettiamo entro oggi, o al massimo entro domani, la decisione di un’ulteriore impugnativa dell’ordinanza regionale”.

Intanto sottolinea che “noi abbiamo fatto ieri una riunione all’unità di crisi che è durata molte ore, cercheremo di capire quali sono i margini che il Tar ci darà per tracciare il nuovo percorso. Ma quando una regione compie una scelta si assume la responsabilità piena di quella scelta”.

Riferendosi alla sentenza favorevole del Tar al ricorso presentato nei giorni scorsi da diversi genitori campani, tra cui psicologi e pediatri di note realtà ospedaliere oltre che centinai di professionisti, supportati dal team di Pillole di Ottimismo, chiarisce: “Le sentenze della magistratura vanno sempre rispettate ma io non condivido una serie di questioni che sono state affrontate nel dispositivo. Non c’è, dal mio punto di vista, incongruenza nel fatto che la Campania sia zona gialla”.

Se la Regione è stata inserita nell’area gialla “è la conseguenza di alcune scelte, anche dolorose, che abbiamo fatto in questi mesi; scelte drastiche che però hanno consentito alla nostra Regione di abbassare il livello di contagi”.

Oltre a questo c’è anche un’altra questione. “È il fatto che il numero di contagiati nella fascia 0-18 anni sia aumentato nonostante la sospensione della didattica in presenza. Noi non abbiamo mai sostenuto che il contagio si trasmettesse esclusivamente con la presenza dei nostri studenti nelle scuole. È un fattore che può diffondere il contagio perché comporta la movimentazione di 650mila persone in più. Noi ritenevamo che la gradualità del ritorno in classe potesse essere a garanzia dei nostri studenti e del personale scolastico ”.

La sua amarezza è quella che la “Regione Campania passi per quella che non vuol portare gli studenti nelle scuole perché nella scorsa legislatura ha investito più di 100 milioni di euro per l’apertura pomeridiana e serale delle scuole”.