Secca replica del presidente dell’Eav De Gregorio

Ha voluto fare chiarezza sulle vicende della vesuviana di questi ultimi giorni

Redazione – Tramite un comunicato il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio ha voluto fare chiarezza sulle vicende della vesuviana di questi ultimi giorni.

Parla che si cerca sempre l’accordo con le organizzazioni sindacali nelle forme e nei tempi possibili, che non si può accettare e respinge in modo fermo ogni forma di protesta selvaggia e ricattatoria.

Questo il suo comunicato:

“Vorrei fare un po’ di chiarezza sulle vicende della vesuviana di questi ultimi giorni.

La Direzione Eav lavora sempre nell’interesse dei lavoratori, della stragrande maggioranza dei lavoratori, persone per bene e serie. La Direzione Eav lavora sempre per creare nuova occupazione e difendere il posto di lavoro di tutti.

La Direzione Eav lavora sempre cercando l’accordo con le organizzazioni sindacali nelle forme e nei tempi possibili.

La Direzione Eav non intende più accettare e respinge in modo fermo ogni forma di protesta selvaggia e ricattatoria.

Questo è il quadro nel quale ci muoviamo.

L’azienda è un tutt’unico. Non esiste una contrapposizione tra direzione e lavoratori. Gli interessi sono convergenti e lavoriamo per il futuro.

Ma oggi lavoriamo con grande attenzione per il presente. Forse qualcuno non ci crede che siamo in difficoltà finanziarie serie: prima il covid (50 milioni in meno di ricavi di traffico in 24 mesi), poi la crisi energetica (oltre 12 milioni di euro in più ad anno), Anfisa che giustamente ci chiede maggiore manutenzione dell’infrastruttura e quindi più costi, e l’elenco potrebbe continuare. I lavoratori hanno avuto accordi di settore importanti ed il recente rinnovo contrattuale nazionale.

Non c’è spazio in questo momento per nessun aumento per nessuno. Si può aprire a Settembre un tavolo programmatico e serio per valutare se ci sono margini per migliorare la produttività che consenta anche ulteriori aumenti di retribuzione.

Siamo consapevoli che il lavoro è spesso duro e stressante. Nessuno sottovaluta lo sforzo dei lavoratori, in particolare per chi è in prima linea.

Oggi il senso di responsabilità di tutti deve prevalere. Perché se il servizio peggiora e di nuovo perdiamo utenti e ricavi da traffico, non ci sarà spazio per miglioramenti retributivi ma soltanto spazio per tagli. Oggi abbiamo il problema di pagare la 14 mensilità, che è seriamente a rischio.

Noi vogliamo guardare avanti con fiducia. Vogliamo portare avanti gli investimenti e lanciare un nuovo piano di assunzioni per almeno 500 persone nei prossimi tre anni. Ma chiediamo aiuto a tutti – ed in particolare ai settecento giovani neoassunti – a proseguire sulla strada intrapresa. Disponibili a ragionare per migliorare con tutti coloro che vogliono ragionare”.

GiSpa