Sequestrato locale di datterai

Era adibito alla ricarica delle bombole che poi venivano usate da loro per estrarre i datteri lungo la costa della costiera sorrentina

 

Redazione – Quando mancano poche ore per il cenone di fine d’anno è stato sequestrato un locale di datterai, che era adibito alla ricarica delle bombole che poi venivano usate da loro per estrarre i datteri lungo la costa della costiera sorrentina. deposito-datterari-2

A Castellammare di Stabia, nella zona di Pozzano, nel locale di 60 metri quadrati, i pescatori di frodo avevano allestito il centro di ricarica di questo elevato numero di autorespiratori ad aria pronti all’uso, con la presenza di una stazione di ricarica. Questo è stato rilevato dal blitz condotto dal personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia in sinergia con gli uomini del Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Napoli, che ha permesso alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata di disporre il sequestro dell’area per reati ambientali.
Ma oltre a quello che è stato accertato sul luogo, è si è visto che gli impianti avevano un condotto di scarico di condensa e dei residui di oli industriali esausti che scaricava illecitamente nell’ambiente, specialmente nel tratto di roccia sottostante creando un danno ambientale, in violazione a quanto disposto dalle vigenti normativa di cui al D. Lgs 152/2006.

Inoltre la ditta era priva di tutta la documentazione autorizzativa dell’attività e non rispettava la vigente normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro di cui al D.Lgs 81/2008, ed i proprietari sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata che ha convalidato il sequestro dei locali, delle attrezzature di ricarica e delle bombole di respirazione risultate irregolari posto in essere dai militari.

Il capitano di fregata Ivan Savarese, comandante della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia ha ringraziato il Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Napoli per il supporto prestato, che ha permesso al personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia di individuare e colpire un’attività che poteva risultare essere propedeutica a quella illecita e di frodo, e posta in essere da alcuni predoni del mare, che deturpano la costa della penisola sorrentina, creando un vero e proprio danno ambientale, a causa della pesca del dattero di mare.

GISPA